La maximulta antitrust da 2,8 miliardi di dollari pesa sulla trimestrale di Alibaba. Il colosso cineese dell’e-commerce ha infatti chiuso i tre mesi con una perdita di 1,1 miliardi (7,6 miliardi di yuan). I numeri del gruppo di Hangzhou danno però una fotografia della salute di cui gode il mercato dei consumatori nella Repubblica popolare. Le vendite sono cresciute nei tre mesi del 64% a 28,2 miliardi, con sempre piùpersone che hanno fatto acquisti online a causa della pandemia di coronaviru. Guardando all’intero anno il fatturato ha invece registrato un’espansione del 41% toccando 109,4 miliardi di dollari con un net income di 21,8 miliardi.
Crescono anche gli utenti attivi sui marketplace Cina, saliti a 811 milioni, mentre l’intero ecosistema Aliabab ha superato la soglia del miliardo di consumatori. Un risultato “storico” l’ha definito il ceo Daniel Zhang.
Dopo la sospensione dell'Ipo di Ant, braccio finanziario del gruppo Alibaba, nel novembre scorso da parte delle autorità di borsa, la multa alla piattaforma di e-commerce è stata il secondo provvedimento del governo cinese nei confronti del gruppo fondato da Jack Ma e suona come un deciso cambio di rotta da parte di Pechino nei confronti del potere economico dei grandi imprenditori privati.
Ant, che controlla Alipay, il sistema di pagamenti digitali più diffuso tra i cinesi, era stata sanzionata per via delle pratiche di concessione di prestiti "facili" a privati e imprese, con alte mediazioni e scaricando il rischio finanziario sulle banche pubbliche.
Aliabab intanto continua anche la crescita nei servizi di cloud computing, ponendosi come diretto concorrente di Amazon e Microsoft. La divisione ha visto i ricavi crescere del 50% nell’ultimo anno a 60,1 miliardi di yuan. Crescita confermata nel trimestre (+37%) a 16,7 miliardi di yuan. (riproduzione riservata)