Lenovo ha inaugurato il suo primo stabilimento di produzione interna in Europa, con sede a Ullo, in Ungheria. Lo stabilimento, spiega una nota, concentra le proprie risorse principalmente nella realizzazione di infrastrutture server, sistemi di storage e workstation Pc di fascia alta utilizzati dai clienti di tutta la regione Europa, Medio Oriente e Africa.
L'investimento, che amplia le attività produttive internazionali di Lenovo, ha un importante potenziale economico per il settore pubblico e privato ungherese, grazie all'aumento della capacità produttiva, alla possibilità di collaborare meglio con i fornitori locali e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Il sito impiega già più di 1.000 dipendenti a tempo pieno in diversi ruoli ingegneristici, gestionali e operativi, un numero che continuerà ad aumentare man mano che l'impianto si avvicinerà alla piena capacità. Parte dell'investimento di Lenovo è stato sostenuto con incentivi governativi locali attraverso l'Agenzia ungherese per la promozione degli investimenti (Hipa).
Lenovo ha chiuso esercizio 2021-2022, concluso a fine marzo, con massimi storici sia per i profitti sia per i ricavi. L'utile netto ha raggiunto 2 miliardi di dollari (1,87 mld di euro), con un aumento del 72% rispetto all'anno precedente, mentre il fatturato è cresciuto di 10 miliardi per il secondo anno consecutivo, superando i 71 miliardi di dollari (66,3 mld di euro). Si è verificata una forte crescita nei business mobile, infrastrutture, soluzioni e servizi. Il cda ha annunciato un dividendo finale di 3,80 centesimi (3,55 centesimi di euro) per azione.
La società, guidata dal presidente e amministratore delegato Yang Yuanqing, ha spiegato che il trend della trasformazione digitale e intelligente continua a svilupparsi, offrendo al gruppo forti opportunità. Oltre metà delle imprese ha inserito la digitalizzazione nella propria strategia aziendale rispetto a poco più di un terzo di due anni fa. Il modello di lavoro ibrido è un cambiamento a lungo termine, che continuerà a stimolare una forte domanda non solo di smart device e di infrastrutture data center ma anche soluzioni scenario-driven, come la smart collaboration, smart home e smart office.
L'azienda ha evidenziato di avere compiuto notevoli progressi verso l'obiettivo di raddoppiare gli investimenti in ricerca e sviluppo entro tre anni, con un incremento del 43% rispetto all'anno precedente fino a 2 miliardi di dollari. Continua, inoltre, la strategia per il raggiungimento degli obiettivi in ambito Esg. (riproduzione riservata)