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Triboo pensa in verde per crescere nel mercato del Dragone

Parla il vicepresidente Giangiacomo Corno. Per Triboo, la possibilità di crescita per il fashion è soprattutto nel controllo diretto sui vari canali di vendita online: non solo gli store online di proprietà dei brand ma anche i negozi online multi-brand e le piattaforme di e-commerce generaliste.


02/09/2019 08:28

di Fabio Gibellino - Class Editori

Triboo pensa in verde
Giangiacomo Corno

La rotta verso il futuro del fashion è tracciata e porta in un mondo dove digitale e green rappresentano i due binari entro i quali la creatività sarà libera di muoversi. MFF ne ha parlato con Giangiacomo Corno, vicepresidente di Triboo, realtà milanese quotata in Borsa, da 69,6 milioni di euro di ricavi nel 2018 e con un ebitda da 9,9 milioni di euro e un risultato netto da 2,2 milioni.

Sul finire dell’anno scorso si è assicurato lo sviluppo dei nuovi flagship store di Alberta Ferretti e Philosophy di LorenzoSerafini (Moschino era già in portfolio). Oggi può contare circa 40 marchi fashion. Per una strategia che ha portato all’apertura di Triboo Shanghai trading che gestisce già diversi store sui principali market-place cinesi.

In che modo le nuove generazioni stanno influenzando le dinamiche di acquisto online?
I millennials rappresenteranno nei prossimi anni circa il 50% del mercato. La nostra ricerca Meet your future, realizzata in collaborazione con Studentville e University box, rivela che oltre il 70% degli appartenenti a generazione Z e dei Millennials effettua acquisti online. Con crescente attenzione ai valori del brand, temi etici e ambientali.

Esiste la sostenibilità informatica?
Il green computing oggi si è ampliato, con una crescente attenzione verso le server farm e i data center. Più in generale oggi non solo le aziende ma anche le nuove generazioni sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali. Triboo vive la sostenibilità come uno dei valori fondamentali: abbiamo adottato misure green e siamo noi stessi uno strumento di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, con GreenStyle.

Quale settore funziona meglio sull’e-commerce?
Il fashion è tra i protagonisti con profumi, cosmetici e accessori. Un trend interessante è l’utilizzo della realtà aumentata, che un giorno, forse non lontano, permetterà di fare shopping tramite gli specchi dei nostri armadi indossando virtualmente i prodotti.


In media l’8% dei ricavi fashion è dato dall’online. Il dato è destinato a crescere, ma esiste una soglia invalicabile?
Per Triboo, oggi la possibilità di crescita per il fashion è soprattutto nel controllo diretto sui vari canali di vendita online: non solo gli store online di proprietà dei brand ma anche i negozi online multi-brand e le piattaforme di e-commerce generaliste. Altra grande occasione sono i canali digitali d’oriente, specialmente la Cina. (riproduzione riservata)


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