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Azienda Infrastruttura

Cosco si allea con Hhla per rafforzare il porto di Amburgo

Il gruppo cinese e il colosso tedesco si sono accordati per il 35% delle quote detenute da Hhla nel Container Terminal Tollerot di Amburgo. Con la quota di minoranza di Cosco, spiega una nota, “Ctt diventerà un hub privilegiato in Europa, il che significa che sarà il punto di trasbordo preferito per Cosco, dove si concentreranno i flussi di merci”.


23/09/2021 16:55

di Mauro Romano - Class Editori

Cosco

Cosco espande la sua presenza in Europa accordandosi per il 35% delle quote detenute da Hhla nel Container Terminal Tollerot di Amburgo. Il colosso tedesco si aspetta che l’intesa “rafforzi le relazioni con il suo partner cinese, così come la pianificazione a lungo termine per il Container Terminal Tollerort e la capacità e l’occupazione nel porto di Amburgo”.  Con la quota di minoranza di Cosco, spiega una nota, “Ctt diventerà un hub privilegiato in Europa, il che significa che sarà il punto di trasbordo preferito per Cosco, dove si concentreranno i flussi di merci”.

 L’infrastruttura, “è una pietra miliare della logistica in Europa e ha ottime prospettive di sviluppo futuro”, ha sottolineato Zhang Dayu, amministratore delegato di Cosco Shipping Ports Limited. A oggi Ctt gestisce due servizi per l’Estremo Oriente, un servizio per il Mediterraneo e un servizio feeder per il Baltico di Cosco.

Il Ctt è uno dei tre terminal container di Hhla nel porto di Amburgo, a sua volta il più importante hub per i commerci tra Europa e Cina.  Circa un terzo dei container che transitano per l’infrastruttura arriva dalla Repubblica popolare o vi è destinato. Il terminal, spiega il sito specializzato Shipping Italy, resterà aperto anche a compagnie terze, dispone di quattro banchine, 14 gru a portale per container (con possibilità di operare navi fino a oltre 20mila Teu di portata) e di un parco ferroviario di cinque binari per il collegamento con la rete tedesca ed europea. 

Di recente si è invece rafforzato anche l’asse italo-tedesco. A Trieste Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, ha firmato con Erich Staake, ceo di Duisport, la società che gestisce il porto tedesco di Duisburg, un accordo che prevede l’ingresso della Duisburger Hafen AG (Duisport) nel capitale dell’Interporto di Trieste, come socio di minoranza con il 15% delle quote azionarie.

Le quote sono state cedute ai tedeschi da Friulia, la finanziaria regionale, la cui partecipazione al Porto di Trieste scende così dal 47% al 32%. Le quote degli altri azionisti, l’Autorità di Sistema al 20%, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia al 16,44%, il Comune di Trieste all’11,05% e il Comune di Monrupino al 5,52%, sono rimaste invariate.

Duisport, hub trimodale (acqua, ferro e terra) nel cuore dell’Europa gestisce volumi di carico di 4 milioni di TEU all’anno, con più di 20mila navi e 25mila treni in arrivo e partenza all’anno, tra cui quelli provenienti dalla Cina, in forte crescita negli ultimi due anni, che qualificano la città di Duisburg, come il principale terminale europeo sulle Nuove Vie della Seta per il traffico ferroviario.

Trieste da parte sua è diventato il principale scalo portuale italiano, in particolare per i traffici dall'Estremo Oriente, in continua crescita, sotto la guida di Zeno d'Agostino, riconfermato nella carica di presidente per i prossimi quattro anni. D'Agostino sta lavorando da anni per far diventare lo scalo giuliano il principale hub mediterraneo sui traffici est-ovest, in concorrenza con il Pireo, controllato proprio dalla cinese Cosco, facendo leva sui collegamenti veloci di Trieste, via treno e via gomma, con i mercati del centro e nord Europa. (riproduzione riservata)


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