La via della Seta digitale passa da Verona. Va in questa direzione il protocollo d’intesa siglato con China Telecom Europe dal Consorzio Zai Interporto Quadrante Europa. L’intesa mira a fornire l’hub logistico della città scaligera di un’efficiente rete di trasmissione dei dati tra le aziende dell’area interportuale e i propri fornitori e clienti nei mercati asiatici e cinesi. Il progetto è considerato centrale nella transizione di Verona verso il concetto di smart city.
Il protocollo siglato venerdì 4 ottobre potrebbe anche consentire un collegamento diretto alla rete China Telecom attraverso un POP localizzato nel Quadrante Europ. L’intento è quello di favorire lo scambio informazioni e di conoscenze con investitori d’Oltremuraglia e accrescere la competitività dell’infrastruttura. Il primo passo della collaborazione sarò l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto con l’intento di “supervisionare alla concreta applicazione” del memorandum.
Il modello proposto è quello del Guangdong e delle città intelligenti. Nella Repubblica popolare si sta ora lavorando alla costruzione di 500 smart city, principalmente città di medi e piccole dimensioni, iper connesse e capaci di sfruttare le nuove tecnologie per il controllo delle problematiche ambientali, per un controllo totale del traffico.
“Il futuro della logistica sta passando per le nuove tecnologie quali 5G, Big Data, Internet of Things e smart city, le quali verranno sviluppate attraverso questo corridoio che connetterà Europa e Asia in modo sempre più rapido ed efficiente”, ha sottolineato il presidente del Consorzio, Matteo Gasparato.
Sulla stessa linea il sindaco di Verona, Federico Sboarina “Questo progetto tecnologico, oltre a rafforzare la competitività del sistema logistico dell’Interporto di Verona, il più importante in Italia per volumi di traffico e il primo d’Europa per qualità del servizio, permetterà di realizzare forme di cooperazione con le realtà produttive”, ha commentato il primo cittadino.“Ricordo che, tra i principali focus del recente viaggio effettuato in Cina, ci sono stati anche i temi della smart city e della tecnologia, con i seminari sull’economia digitale, lo sviluppo tecnologico, l’intelligenza artificiale nelle gestione delle città. Un’area dalle grandi potenzialità di sviluppo, che ci può offrire nuovi punti di contatto fra le realtà produttive veronesi e i mercati asiatici e cinesi".
L’interporto è il primo in Italia per traffico combinato di merci. Nel 2016 (bilancio sociale 2018)è stato di 8 milioni di tonnellate su ferrovia e ca. 20 milioni di tonnellate su gomma. Su 2,5 milioni di metri quadri attuali, ospita 130 aziende con 13.000 addetti tra direttamente ed indirettamente impiegati. Nel medio-lungo termine è prevista un’espansione dell’area a 4,2 milioni di metri quadri.
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