Coltorti si allea con Alipay per crescere nel mercato cinese del lusso online. La boutique multibrand ha annunciato una partnership con il sistema di pagamenti di Antfinancial. L'intento è quello di intercettare gli 1,2 miliardi di utenti attivi del portafoglio mobile più diffuso nella Repubblica popolare, con sofisticate soluzioni di marketing omnicanale.
La boutique diretta da Riccardo Bilancioni, già manager di Brioni, è molto concentrata nel reinventare i propri store, come dimostrano inziative quali Negotium, l’innovativo progetto phygital lab a Jesi, in provincia di Ancona.
L'iniziativa della società fondata nel 1934 come merceria si inserisce peraltro in dinamiche di mercato che sono state rafforzate dall'epidemia di coronavirus. Molti fenomeni che erano già presenti prima dell’emergenza sanitaria hanno avuto una grande accelerazione, dovuta sia a una particolare fiducia da parte della popolazione - abituata a cambiamenti repentini - sia a un customer journey forzatamente mutato dal lockdown, è emerso in un recente seminario online organizzato da Netcomm, il consorzio italiano per il commercio digitale.
Secondo i dati Deloitte, il canale del commercio internazionale in Cina ha registrato un tasso di crescita annuale composto del 76% tra il 2015 e il 2018, originando 78,5 miliardi di yuan in volume lordo di merci nel 2019. Molti marchi importanti del lusso, come Armani e Prada, che non erano presenti sui marketplace, hanno da poco lanciato la loro presenza su Tmall.
Spiega Boston Consulting in un report pubblicato la scorsa settimana che i consumatori cinesi non si smentiscono e restano più fedeli ai brand di lusso (+2%). Primi a uscire dall’emergenza, ora stanno tornando lentamente nelle boutique. La ripresa degli acquisti potrebbe accelerare nelle prossime settimane, alimentata da un effetto psicologico che gli analisti chiamano revenge spending. Non acquisteranno più prodotti nei segmenti a basso costo, ma come gli italiani staranno molto attenti alle promozioni . (riproduzione riservata)