Con un +39% di consegne nel primo trimestre di quest'anno in Cina, la Ferrari fa di nuovo il botto nella Repubblica popolare, che si conferma, considerando anche Hong Kong e Taiwan, il singolo mercato più performante a livello globale. Nelle Americhe, infatti, dove il Cavallino Rosso ha venduto il 46% in più dell'anno scorso, la casa di Maranello non fa conoscere i dettagli dei singoli paesi del Nord e Sud America.
In Cina, nonostante i lockdown anti-covid, anche il primo trimestre dell'anno scorso aveva segnato dati molto positivi, il che è tanto più significativo nel misurare la performance 2023. Nel complesso le consegne di auto Ferrari nel primo trimestre sono aumentate del 10% a livello globale, un dato che bilancia un -12% nei mercati Emea, per volumi e valori i più importanti come area, con le ottime performance dell'area Pacifico e delle Americhe.
Il fatturato ha chiuso a 1,4 miliardi di euro, con un ebitda margin che ha sfiorato il 38%, mentre nella gamma prodotti sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE) e quattro modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 65% e il 35% delle consegne totali.
«Un altro trimestre eccezionale per Ferrari, con una crescita a due cifre dei principali parametri, un nuovo record del margine dell'Ebitda al 37,6% e un utile netto di 297 milioni», ha commentato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari. «Il nostro portafoglio ordini si estende al 2025, grazie a una gamma di prodotti che si é aggiudicata importanti riconoscimenti».
La ripresa del mercato cinese non ha invece premiato le vendite di VW, cresciute nel primo trimestre del 7,5% a livello globale, mentre in Cina sono diminuite del 14%, ma Arno Antlitz, cfo del gruppo tedesco, ha dichiarato che, grazie all'ampliamento della gamma di modelli e alla strategia di crescita adottata per la Cina, le consegne in questa regione vedranno una ripresa nel corso dell'anno. VW punta soprattutto sulla nuova vettura elettrica ID.7, presentata poche settimane fa al salone dell'auto di Shanghai. (riproduzione riservata)