C’ è un piccolo e originale esercito di terracotta formato dai manichini di altissima qualità ideati e creati nella bassa ferrarese che, anno dopo anno, sta conquistandola Cina e tutta l’Asia. Per creare le vetrine nelle vie della moda di tutto il mondo ci sono molte soluzioni a basso costo e metodi di produzione più veloci, ma per Andrea Bonaveri e per il fratello Guido, la seconda generazione della Bonaveri di Renazzo di Cento, ogni manichino deve nascere nell’atelier di un artista che trasforma in una statua di argilla il corpo di una modella.
Sono manichini davvero molto speciali che hanno appena “sfilato” a Singapore indossando gli abiti di Guo Pei per raccontare l’arte e la cultura cinese. Gli abiti sono stati esposti sugli iconici manichini Schläppi 2200 e Aloof di Bonaveri, che era anche lo sponsor ufficiale della mostra. L’area asiatica e il mercato cinese hanno assunto importanza crescente anche grazie al potenziamento dello showroom aperto a Shanghai, dopo quelli a Hong Kong e nel distretto tessile di Shenzhen supportati da distributori a Singapore, in Giappone e nella Corea del Sud.
«L'Asia ci sta dando grandi soddisfazioni sin da quando abbiamo deciso di aprire a Hong Kong una manifattura dedicata a quell’area, per declinare il nostro modo di fare manichini su quel mercato, anche dal punto di vista del prezzo: i nostri costano comunque 500 dollari, a fronte di 100 di media», hanno ricordato Andrea e Guido Bonaveri. Figure uniformi nelle diverse parti del mondo, ma per il Giappone la Bonaveri produce una linea di manichini più bassi di 10 centimetri.
I manichini made in Ferrara invece costano mediamente 1.000, 1.200 euro, ma anche molto di più. La Bonaveri, fondata nel 1950 da Romano con lAdele, la moglie, si posiziona stabilmente al top mondiale nella produzione di manichini di altissima qualità, vero lusso, e continua a crescere. La produzione si attesta intorno ai 20.000 pezzi l’anno tra manichini e busti che valgono un fatturato superiore ai 15 milioni di euro realizzati per circa il 90% all’estero grazie a show room un po’ in tutto il mondo: partendo da Bonaveri Milano per arrivare a New York, in Canada, nel Regno Unito, in Svizzera, a Parigi, passando per Austria, Germania, Belgio e Grecia.
Fanno bella mostra del saper fare emiliano romagnolo nelle vetrine più scintillanti del mondo del lusso, da New York a Tokyo: Hermès e Louis Vuitton, Bottega Veneta e Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Valentino e molti, davvero moltissimi altri (l’elenco sarebbe lunghissimo). La crescita procede anche grazie allo shopping. Bonaveri ha appena acquistato lo storico brand inglese di manichini Rootstein. La società ferrarese non è nuova ad operazioni di questo genere.
Nel 2001 ha rilevato il marchio svizzero Schläppi che è stato rilanciato, diventando un punto di riferimento per il manichino stilizzato. Muovendosi sullo stesso schema, Bonaveri ha scelto Rootstein in quanto marchio di riferimento per il manichino realistico, affermatosi per la peculiarità di rappresentare alcune delle donne più originali del fashion system prendendole a modello per le proprie collezioni. Proprio il patrimonio di modelli, disegni, studi di figure e stampi che costituisce l'archivio Rootstein ha mosso Bonaveri verso l'acquisizione. Un patrimonio destinato ora a essere rielaborato secondo la sensibilità e il savoir-faire di Bonaveri.
«Rootstein rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione dei manichini essendo stato capace di dare una forma all'estetica contemporanea, riproducendo nelle sue figure modelle e personaggi reali. È nostra intenzione raccogliere questa storia e portarla ad un nuovo splendore. Questa acquisizione è espressione di una strategia che ci ha portato ad acquisire il miglio player del mondo nel mercato del manichino realistico» ha dichiarato Andrea Bonaveri, amministratore delegato dell'azienda. Rootstein è stato ceduto dalla sua proprietà giapponese, la Yoshichu Mannequin Co. Ltd., che l’aveva acquistato nel 1992.
Con questa operazione, Bonaveri ha acquisito i marchi, gli archivi, le collezioni e le proprietà intellettuali dei brand Adel Rootstein e Rootstein Display Mannequins. L'operazione, dal valore complessivo di 1,3 milioni di euro, è stata finalizzata dopo una trattativa durata 15 mesi. La mossa rientra nell'ambito di una strategia di aggregazione di marchi finalizzata a sviluppare delle sinergie di crescita sia tipologica che dimensionale.
La fabbrica di Renazzo che occupa un’area di 40.000 metri quadrati è un complesso tecnologico all’avanguardia dove operai, artigiani e staff amministrativo lavorano insieme per creare prodotti che abbiamo la qualità come proprio baricentro guardando anche alla sostenibilità e alla riciclabilità dei materiali.
Stella McCartney ha scelto per il suo flagship store di Old Bond Street a Londra, inaugurato lo scorso giugno e definito il più sostenibile al mondo, i manichini biodegradabili ideati dalla Bonaveri e realizzati in B Plast, una plastica naturale che deriva al 72% dalla canna da zucchero, e verniciati con B Paint, la prima vernice naturale composta esclusivamente da sostanze organiche rinnovabili. Inoltre, la loro fabbricazione riduce del 24% le emissioni inquinanti prodotte, rispetto ai tradizionali manichini in plastica di origine fossile.
Lo stile Bonaveri attira ordini anche da settori diversi dal mondo della moda dove vanta oltre 500 clienti davvero eccellenti. Molti musei, fra i quali il Metropolitan Museum di New York, che ha scelto i manichini ferraresi per le mostre del suo Costume Institute, come “China: Through the Looking Glass” sono entrati nel portafoglio clienti. Il cuore pulsante rimane la “fabbrica dei manichini” di Renazzo. Sviluppato all’interno di un parco naturale l’headquarters Bonaveri ospita sofisticati laboratori per il body-scanning così come atelier di scultura, sartoria e personalizzazione dove nascono i prodotti della divisione be spoke. Nella sede centrale lavorano circa un centinaio di dipendenti. Gli investimenti in ricerca e sviluppo oscillano intorno al 20% del fatturato perché la storia insegna e l’esercito di manichini della Bonaveri vuole continuare a sfilare ancora per moltissimi anni. (riproduzione riservata)