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Azienda Manifatturiero

La rete del Buon Gusto Italiano punta sulla Greater Bay Area

Un gruppo di imprese dell'agroalimentare organizzate da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Deloitte, sta incontrando in questi giorni importatori, distributori e ristoratori di Hong Kong e della vicina Macao per sensibilizzarli sulle specialità del made in Italy. E promuovere le loro esportazioni


08/05/2019 13:20

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

Hofex
L'Hofex in corso a Shanghai fino al 10 maggio

I rappresentanti di gruppo di aziende del settore agroalimentare appartenenti alla rete di imprese Il Buon Gusto Italiano, che aggrega pmi provenienti da Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Venetosono in questi gorni impegnate a Hong Kong in una serie di incontri con con importatori, distributori e ristoratori di Hong Kong e della vicina Macao, alcuni dei quali operativi anche sul mercato cinese, organizzati dalla locale filiale di Intesa Sanpaolo. 

La missione si sta svolgendo in concomitanza con Hofex di Hong Kong, la principale manifestazione fieristica di settore, e in collaborazione con Deloitte, con l'obbiettivo di promuovere e facilitare incontri tra le imprese clienti della divisione Banca dei Territori del Gruppo Intesa e i buyer locali interessati al Made in Italy.

Queste imprese, insiema d acuni produttori vitivinicoli, tra cui le cantine venete Volpolicella Negrar, Le Morette, Agricola Mettosantin e Feudo Ramandini, siciliano, rappresentano l'Italia alla fiera che ha 32 anni di storia alle spalle, e vede la partecipazione di 2.800 espositori a tutto il mercato asiatico

 

Tra le imprese alimentari partecipanti si segnalano dalla Campania il Caseificio Coop La Contadina e San Giorgio, dall’ Emilia Romagna, Caffè Musetti e Steriltom, dalla Lombardia Santangiolina, Maniva e il Caseificio Defendi, dal Piemonte il Caseificio Longo, mentre il Veneto ha la rappresentanza più corposa con Agugiaro & Figna (farine),  Avesani, Burro De Paoli, il Caseificio Elda, Fraccaro Spumadoro, Il Ceppo, Lattebusche, Leoncini, Naturello, Pagnan, Redoro, Sgambaro e Zuccato.

Nel complesso le imprese aderenti a questa Rete d'impresa, fondata nel 2016, hanno 1.700 dipendenti, hanno raggiunto un fatturato di quasi 1 miliardo di euro e una quota di penetrazione dei mercati internazionali del 25%.

L'iniziativa di Intesa Sanpaolo è pilota per le attività a supporto dell’internazionalizzazione delle piccole e medie in Estremo Oriente, laprincipale direttrice di sviluppo che la banca ha individuato nel suopiano d'impresa. Il supporto prevede, oltre ai finanziamenti mirati, anche un’offerta strutturata di servizi non finanziari per la loro crescita dal punto di vista della formazione, dell’innovazione e della valutazione di opportunità per lo sviluppo dei mercati esteri e per operazioni di finanza strutturata e straordinaria.

La scelta iniziale di Hong Kong è particolarmente strategica perchè l'ex colonia britannica rappresenta il punto di ingresso nei mercati asiatici e, quarta città asiatica per numero di ristoratori “stellati”, è hub strategico per lo sviluppo di questo business anche grazie a un sistema fiscale molto attraente e un efficiente sistema di trasporti e logistica.

Inoltre HK è la capitale della Greater Bay Area, una delle zone cinesi a maggior crescita che comprende anche Shenzen, il polo tecnologico, a 12 minuti di supertreno dal centro dell'ex colonia britannico, e Macao, il polo turistico e del diverimento, collegato a Hong Kong da un ponte e raggiungibile in auto in 20 minuti.

L'ex colonia britannica, al centro di un'aggregazione di 70 milioni di persone, di migliaia di imprese e di crescenti scambi commerciali, è diventato, anche in seguito alle iniziative legate alla Belt & Road, non solo un hub per i capitali cinesi proiettati verso il resto del mondo, ma anche un punto da cui monitorare le economie in forte sviluppo dell'Asia sud-orientale, dal Vietnam a Singapore, dalla Thailandia alla Malesia. 

Il vorticoso sviluppo di questa partedella Cina è stato confermato, tra l'altro, lo scorso febbraio dalle locali autorità cinesi del  Guangdong-Hong Kong-Macao che hanno annunciato l'avvio di 31 grandi progetti che prevedono investimenti per 11 miliardi di dollari.

Tra gli obiettivi principali figurano la costruzione di nuovi centri urbani nel Qianhai, lo sviluppo della zona per la cooperazione scientifico-tecnologica di Shenzhen-Hong Kong, e l'implementazione di opere di ingegneria stradale a Shenzhen.

L'insieme dei progetti ha anche dato la spinta ad altre città del Guangdong, portandole alla definizione di obiettivi similari o alla formulazione di politiche legate all'espansione infrastrutturale della Grande Baia.

Per esempio, il distretto di Nansha della città di Guangzhou ha preposto un piano di investimento annuale pari a 97,15 miliardi di yuan (14,3 miliardi di diollari) per lo sviluppo di 233 progetti di costruzione, mentre il distretto di Huangpu si concentrerà sulla costruzione di infrastrutture cittadine, di trasporto e legate al sostentamento degli abitanti della GD—HK—MO.

Il distretto di Jinwan della città di Zhuhai si impegnerà invece nel potenziamento delle industrie tradizionali e caratteristiche della zona, sfruttandole per l'accelerazione dello sviluppo di un moderno sistema industriale. 


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