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Azienda Manifatturiero

Dongfeng punta al mercato italiano con i suv a buon mercato

Prezzi da 18mila a 37mila euro per le auto del costruttore cinese equipaggiate con gli impianti a gpl di Landi Renzo che in Italia sono distribuite in una quarantina di concessionari, al raddoppio entro il 2025. Il distributore, China Car Company, punta forse alle flotte aziendali


18/12/2024 17:00

di Roberto Tagliabue - Class Editori

settimanale
Uno dei modelli Dfsk

Si rafforza in Italia tramite China Car Company, importatore attivo da circa un anno con sede in Toscana, che distribuisce e organizza l’assistenza del prodotto, il marchio cinese DFSK Motor che sta per Dongfeng Sokon Automobile.

Dongfeng Sokon Automobile è un'azienda relativamente giovane, nata nel 2003 all’interno del Chongqing Sokon Industrial Group, posizionandosi tra le prime 500 realtà in Cina, forte di sette stabilimenti di cui uno anche negli Stati Uniti, dove ha sede anche la divisione ricerca e sviluppo. Attualmente il gruppo appartiene alla galassia Seres (in cinese significa seta, per rappresentare un certo lusso) che ne cura l’esportazione in Europa, dal 2021 importato dal Gruppo Koelliker.

L’azienda ha già strutturato una rete di vendita con 40 concessionari, ma il piano di sviluppo vuole raggiungere la settantina per la fine del 2025, come ha dichiarato il responsabile Fabio Marchetto.

Alla presentazione in Italia della società e della gamma di vetture, DFSK Motor è rappresentata dal giovane general manager Joe Zhou, che ha illustrato la rapida evoluzione dell’azienda votata all’esportazione: di tutte le immagini a corredo dell’incontro ha colpito particolarmente la mappa del mondo con l’Europa a sinistra e le Americhe a destra, perché al centro c’è la Cina, emblematico segno della loro visione del mondo. 

La gamma è composta da cinque sport utility che ruotano intorno al motore di 1,5 litri a benzina, declinato in differenti potenze. Quasi tutte le versioni sono equipaggiate con impianto a Gpl dell’italiana LandiRenzo, offerto senza costi aggiuntivi per il lancio. I prezzi partono da 17.988 euro per DFSK Glory 500 per raggiunqere i 36.888 di DFSK E5, unica non dotata dell’impianto a gas perché utilizza la tecnologia ibrida ricaricabile. Questa, insieme a Glory 600, definita suv di segmento C in versione a sette posti, sono state protagoniste della presentazione per il mercato italiano.

In un breve percorso bresciano che da Rezzato conduce alle colline delle cave di marmo di Botticino, è stata provata la vettura lunga 4,7 metri con tre file di sedili per ospitare fino a sette persone. Il comportamento dinamico è allineato ai prodotti cinesi che conosciamo, che prediligono il comfort alla sportività, con qualche raffinatezza nelle rifiniture, come alcune modanature in legno opaco, in plancia e negli interni sui pannelli delle portiere. In generale i materiali sono allineati agli attuali prodotti cinesi già presenti sul territorio, quelli che lo stesso Marchetto definisce come concorrenti diretti: DR (con assemblaggio in Italia) ed MG, già strutturati da tempo, però.

Tutti i prezzi di listino che terminano con 88, il numero 8 è un talismano di fortuna nella cultura cinese in cui il raddoppio moltiplica la buona sorte. La scelta di lanciare l’architettura ibrida ricaricabile è una soluzione che, finora, ha avuto pochissima penetrazione nel mercato italiano e che, spesso, serve alle case per abbassare la media dell’anidride carbonica della produzione, che non dovrebbe essere il caso di DFSK Motor. Peraltro, è invece scelta per le flotte aziendali come oramai classica operazione di “greenwashing”. Saranno forse queste ultime nel mirino di China Car Company? (Riproduzione riservata)


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