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Azienda Manifatturiero

Marchesini esporta in Cina i macchinari della Fabbrica 4.0

L'azienda emiliana di packaging ha aperto anche in India e in Russia per coprire i mercati del'Asia lungo le nuove Vie della Seta. Oltre che all'avanguardia nel mondo per gli impianti di confezionamento e riempimento, è leader nelle esportazione con quasi il 90% dei 400 milioni di fatturato del 2018 (+20%) realizzato sui mercati internazionali. Ora punta sull'IA


19/04/2019 15:40

di Stefano Catellani - Class Editori

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Alla Marchesini di Pianoro (Bologna) è già Fabbrica 4.0

I secondi dieci 10 anni di presenza in Cina del gruppo Marchesini iniziano all’insegna della sostenibilità 4.0 e dell’espansione su scala internazionale con un focus su Russia, Cina e India. La filiale di Shanghai dell'azienda emiliana di packaging, 400 milioni di euro di fatturato, si propone come campione tecnologico nella produzione 4.0 coniugando al massimo livello  tecnologia, affidabilità ed efficienza per le sue linee  di riempimento e confezionamento ad alta velocità di siringhe, installate proprio 10anni fa. 

Marchesini Group è il leader mondiale in questo importante segmento, l'unica azienda al mondo in grado di progettare e costruire internamente tutte le macchine della linea e gestire gli aspetti di ingegneria e supervisione, ha annunciato di puntare sull’intelligenza artificiale applicata alle line di packaging lanciando nuove sfide basate sui criteri della sostenibilità e dell’automazione 4.0.

Negli ultimi 10 anni, il gruppo Marchesini ha consolidato la sua presenza sul mercato in Cina sotto la guida di Leonardo Ercolani, con l'installazione di quasi 500 macchine nei settori del packaging farmaceutico e cosmetico. Negli uffici di Shanghai, il team Marchesini, che segue i piani di formazione e aggiornamento nella sede centrale nel cuore della Packaging Valley emiliana, fornisce programmi di assistenza commerciale e tecnica ai clienti in tutta l’Asia.

Marchesini Group è presente anche in India e dal 2016 ha potenziato la presenza a Mosca con una filiale dedicata per il mercato che ruota intorno alla Russia. I programmi di sviluppo sono stati ribaditi nel quartier generale di Pianoro sull’Appennino bolognese nel corso dell’Open Factory 2019 che si è svolto nei giorni scorsi e ha avuto come punto d’attrazione il reparto di prototipazione: 1.000 metri quadri dedicati alla produzione digitale, in cui sono state radunate stampanti 3D operative 24 ore su 24 e sistemi per il taglio laser. Queste tecnologie stanno permettendo di sviluppare parti di macchina fino a pochi mesi fa prodotte esternamente e di prototipare dei campioni in tempi strettissimi. L’obiettivo finale è di monitorare l’usura delle macchine, la gestione degli errori e i costi finali della produzione.

La crescita complessiva del Gruppo - l’anno scorso il fatturato consolidato si è avvicinato ai 400 milioni di euro (dato in attesa di approvazione di bilancio consolidato), in crescita del 20% rispetto al 2017 - passa non solo dal business core delle macchine per il pharma ma anche per quello dei sistemi per il confezionamento dei prodotti cosmetici.  Nel 2018 (dati Cosmetica) la cosmetica è cresciuta in Italia del 2% e il comparto ha fatto registrare un fatturato globale di 11,2 miliardi, di cui 4,8 miliardi generati da esportazioni.

Marchesini si sta espandendo in questo mercato grazie a una nuova business unit dedicata, una Divisione già operativa i cui uffici inizieranno a prendere forma proprio durante i giorni dell’Open Factory. Le nuove risorse impiegate nella Divisione cosmetica stanno contribuendo ad accrescere i collaboratori del Gruppo. Durante il 2018, il personale è cresciuto del 16% rispetto al 2017, passando da 1.408 a 1.635 unità, a cui vanno aggiunti i collaboratori delle sedi estere. 

L’Open Factory è stata anche l’occasione per presentare il nuovo Rapporto di Sostenibilità, il quarto pubblicato volontariamente, che quest’anno si fregia della prefazione scritta dal Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. La presentazione è stata anche l’occasione per illustrare agli stakeholders i risultati concreti ottenuti da Marchesini nel 2018 in tema di sostenibilità ambientale e sociale.  

Per Maurizio Marchesini, patron e fondatore, che guida il gruppo insieme al ceo Pietro Cassani l’Open Factory 2019 si è rivelato molto positivo.

Clienti da tutto il mondo e stakeholders hanno toccato con mano i nuovi sviluppi che la quarta rivoluzione industriale sta imprimendo ai processi produttivi focalizzando l’attenzione sulle ultime evoluzioni dell’Industria 4.0.  E’ stata presentata un’innovazione unica nel suo genere: una linea di produzione blister interamente pensata e realizzata per unire le maestranze della manifattura industriale con le tecniche della digitalizzazione e gli algoritmi dell’Intelligenza artificiale. Il risultato finale è una macchina che - per la prima volta nella storia di Marchesini Group- si trasforma da un sistema semichiuso a un ecosistema aperto, da cui si riuscirà a portare in superficie un’enorme mole di dati fino a oggi nascosti nell’ambiente di produzione. 

Tutti gli elementi vengono selezionati, interpretati e trasformati in informazioni che poi sono usate, ad esempio, per migliorare la qualità del processo produttivo consentendo di correggere errori preventivamente o di individuare le cause dei cali di produzione e portare a zero i tempi morti non programmati, anticipando le operazioni di manutenzione di routine. 

Queste tecnologie, sviluppate da Marchesini insieme al partner Sea Vision, trasformeranno la fabbrica in una smart factory: un ambiente totalmente interconnesso in cui macchine in grado di auto-apprendere, persone e sistemi informativi interagiscono per realizzare prodotti, servizi e ambienti di lavoro innovativi e altamente efficienti. «AI è un progetto digital avanzato, che ci permetterà di interfacciarci con le ultime frontiere dell’Industria 4.0, anche grazie ai neo acquisti Proteo Engineering e CMP Pharma. Si tratta di tematiche a cui è impossibile sottrarsi e che, nonostante l’apparente astrattezza, hanno impatti incredibilmente concreti sull’azienda,» ha spiegato Cassani, presentando i nuovi macchinari dell'azienda di Pianoro.

 


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