Grazie all'apertura di tre nuovi negozi e al buon andamento delle vendite online, il mercato cinese sta riequlibrando le perdite di fatturato di Tod's nel resto del mondo. Come già hanno indicato ieri i numeri di Ferragamo, anche per il brand dei fratelli Della Valle le vendite nei negozi della Cina continentale stanno aumentando a doppia cifra e sono in progressiva accelerazione.
Rimangono tuttora molto deboli l'Europa e gli Stati Uniti, aree fortemente penalizzate dall'assenza dei turisti e dalla politica di prudenza con il canale wholesale adottata dalla società, al quale tali mercati sono molto esposti.
Diego Della Valle, il patron di Tod's, ha annunciato ieri i risultati dei primi nove mesi del 2020, che hanno chiuso con un fatturato di 452,6 milioni di euro, in flessione del 33,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. "Ottima la performance del canale digitale, che ha registrato una progressiva accelerazione ed è cresciuto in tutti il periodo a solida doppia cifra", ha commentato il numero uno dell'azienda.
Da gennaio a settembre, il livello di operatività ha avuto intensità molto diversa nelle varie aree del mondo. Il mercato più vivace è stato quello della Cina continentale, dove il business è incrementato double-digit, in progressiva accelerazione. Nei nove mesi, il marchio Tod's ha ottenuto un giro d'affari di 211,2 milioni di euro, scesi del 38,6% dal 2019. A quota 109,1 milioni le entrate di Hogan (-27,4%). Roger Vivier e Fay hanno visto rispettivamente un fatturato di 106,6 (-26%) e 25,3 (-34,2%) milioni. "Le nostre collezioni invernali", ha sottolineato Della Valle, "stanno registrando worldwide un'ottima accoglienza da parte della clientela locale". Purtroppo in Europa i risultati dei negozi sono negativamente influenzati dalla assenza di turisti e, nelle ultime settimane, dalle nuove chiusure imposte per contenere la seconda ondata della pandemia.
Il terzo trimestre ha visto un forte miglioramento rispetto ai mesi precedenti mettendo a segno ricavi pari a 195,7 milioni di euro, un calo del 12,3% dallo stesso periodo dell'anno precedente. Nei tre mesi, la situazione dei negozi si è progressivamente normalizzata e a fine trimestre la quasi totalità degli store era operativa. In particolare, al 30 settembre 2020, l'89% dei negozi era aperto regolarmente, il 9% a orario limitato e solo il 2% era ancora chiuso. Come già precisato, la situazione attuale è mutata a causa dei lockdown in diversi paesi dell'Ue.
Come ribadito da Diego Della Valle, in questo contesto di crisi, il gruppo Tod's sta gestendo tutte le attività guardando già al 2021, "seguendo le indicazioni del percorso strategico, con una forte attenzione ai costi, una grande prudenza nella raccolta degli ordini wholesale, con particolare enfasi sul progetto digitale, cercando di rimanere flessibili e reattivi, per fronteggiare la continua evoluzione dei mercati internazionali".(riproduzione riservata)