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Raddoppia la vita delle valvole cardiache, i cinesi interessati a Bci

La start up padovana ha messo a punto un procedimento capace di accrescere la durata dei dispositivi medici. L'invenzione ha suscitato l'interesse di società cinesi e statunitensi. Il mercato delle valvole cardiache è di 6,2 miliardi di euro, e le ultime stime calcolano che al 2025 si possa arrivare a 7 miliardi


04/12/2020 16:50

di Mauro Romano - Class Editori

I fondatori di Bci
I fondatori di Bci

Una nuova tecnologia italiana che consente di raddoppiare la vita delle valvole cardiache di origine animale (suina e bovina)  grazie all’utilizzo di principi attivi di derivazione naturale sta attirando l’attenzione di possibili partner statunitensi e cinesi. Il trattamento è stato sviluppato dalla startup padovana BioCompatibility Innovation (Bci), fondata dai biologi Alessandro Gandaglia e Filippo Naso assieme al medico Ugo Stefanelli.

Il procedimento è basato sull’inattivazione della molecola alpha-Gal, capace di scatenare una serie di reazioni  protesi valvolari. Si tratta di calcificazioni che a lungo andare  portano alla sostituzione delle valvole in media trascorsi una decina di anni dall’impianto.

“Attraverso le sperimentazioni abbiamo appurato che è possibile un raddoppio della durata delle valvole attraverso al nostra tecnologia Facta”, spiegano i fondatori a classxhsilkroad.it, “se questo si confermerà anche dopo la sperimentazione con le aziende che inizierà dal prossimo anno si arriverà alla produzione di un dispositivo medico commercializzabile sul mercato”.

Dal punto di vista economico l’effetto sarà quello di abbattere la spesa per i sistemi sanitari nazionali . “Il costo sociale di impianto di queste valvole è pari a circa 14miliardi di euro”, parlando di Stati Uniti ed Europa, dove i dati sono chiari. Per inquadrare il contesto  nel mondo oggi vengono impiantate circa 400.000 protesi all’anno ed entro il 2050 è previsto che ne vengano impiantate circa un milione.

Complessivamente si tratta di un mercato da 6,2 miliardi di euro, anche se le ultime stime calcolano che al 2025 si possa arrivare a 7 miliardi.  “Se noi riuscissimo ad aiutare le aziende a far durare di più le loro valvole ci sarebbero meno interventi con un calo dei costi sociali e sanitari, aggiungono

 Bci ha potuto operare anche con il sostegno dei finanziamenti comunitari del programma Horizon2020, pensato da Bruxelles per sostenere la ricerca. L’ultimo round di finanziamento da parte di privati ha invece fruttato 1,2 milioni di euro.

Allo stato attuale  la startup  conta quattro brevetti. “Per arrivare a determinati obiettivi abbiamo arruolato un advisory scientific board di peso internazionale” aggiungono, “La prospettiva è di sviluppare altre tecnologi”. (riproduzione riservata)

 


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