Collegamenti con Helsinki e Tel Aviv a est e con Philadephia a ovest sono le carte che l'Aeroporto di Bologna sta giocando per aumentare la sua competitività tra gli scali di seconda fascia, dopo un 2018 molto positivo. Bologna punta a chiudere l'anno in corso con una crescita del traffico passeggeri ancora più marcata del 3,8% segnato nel 2018.
Per lo scalo emiliano inizia una nuova fase, scandita anche dal rinnovo del Cda, che mette al centro gli investimenti. L'aumento del traffico ha infatti reso necessario un profondo restyling dell'infrastruttura che ha come perno fondamentale l'ampliamento del terminal. Lo ha spiegato, in una intervista a Mf-Dowjones, Nazareno Ventola, ceo di Aeroporti Bologna, società quotata in borsa e partecipata al 29% da Atlantia.
Domanda: Che anno e' stato il 2018?
Risposta: Un anno molto positivo. Abbiamo registrato una crescita sia per quanto riguarda i numeri aziendali, con un utile in crescita del 10,8% , sia per quanto riguarda i passeggeri. Il traffico e' salito del 3,8%. Siamo una societa' molto sana e forte finanziariamente
D.: E' un buon auspicio per 2019?
R.: Si, soprattutto e' una conferma di un triennio che per noi e' stato molto importante. Dalla quotazione, avvenuta cinque anni fa, ad oggi abbiamo visto un miglioramento importante dei nostri risultati.
D.: Dall'Ipo quanto siete cresciuti?
R.: L'utile e' cresciuto di oltre il 150% e la marginalita' dell'80%. Questo e' avvenuto grazie allo sforzo di tutte le persone che lavorano da noi. Tutto cio' ci dà un buon viatico per partire con questo nuovo triennio che per noi sara' significativo. Sara' un anno importante non solo per la crescita dei passeggeri, ma soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle nostre infrastrutture.
D.: Quali sono gli investimenti che dovranno essere realizzati?
R.: L'intervento principale riguarda l'ampliamento del terminal che si e' reso necessario per l'aumento del traffico di questi anni. In programma abbiamo la realizzazione di un parcheggio multipiano per le auto dei nostri passeggeri e una serie di interventi sul lato parcheggi per gli aeromobili. Saranno interventi che riguarderanno tutte le infrastrutture legate all'aumento della capacita' dell'aeroporto. Ci sara' anche un intervento che riguardera' il cargo con una nuova infrastruttura per Dhl. Sono ampliamenti a 360 gradi. Molti di questi interventi sono stati approvati dall' Enac, ora devono essere finalizzate dalla Conferenza dei Servizi. Quest'ultima dovra' autorizzare la realizzazione del Master Plan e questo e' un tema a livello locale che contiamo di completare entro la fine di quest'anno; al massimo nei primi mesi del 2020. Dopo di che partiranno i cantieri.
D.: Qual e' l'impegno economico per la realizzazione di queste opere?
R.: Abbiamo chiuso il 2018 con un impegno di 24 milioni. A piano nel corso del quinquennio siamo intorno ai 200 milioni. E' un obiettivo sfidante e realizzabile nella misura in cui tutti gli attori coinvolti facciano la loro parte.
D.: Che anno sara' il 2019 dal punto di vista del traffico passeggeri?
R.: Il 2019 sta avendo fino ad adesso una crescita superiore. Pensiamo di migliorare la crescita percentuale del 2018, anzi sicuramente la supereremo.
D.: Per il 2019 ci saranno nuovi voli?
R.: Abbiamo diversi voli in ampliamento del network europeo. Ad aprile abbiamo lanciato il volo per Helsinki che era una capitale che non era ancora collegata. Per quanto riguarda il bacino del Mediterraneo avremo la conferma di Amman per la stagione estiva e da ottobre anche Tel Aviv con Ryanair. Il volo più significativo, anche da un punto di vista strategico, sarà quello diretto per Philadelphia con American Airlines che partirà a inizio giugno.
D.: Per la fine dell'anno nuovi progetti?
R.: Ne abbiamo diversi in cantieri ma li annunceremo passo per passo. Ci piace raccontare le cose quando sono già più o meno consolidate.
R.: Se Atlantia, che è vostro socio con una quota quasi vicina al 30%, dovesse entrare nella partita Alitalia, cosa cambierebbe per voi?
R.: È un tema molto delicato. Crediamo che Atlantia sia un socio industriale responsabile che ha dimostrato una capacita' di gestione degli aeroporti in cui è presente. Fara' comunque gli interessi delle proprie partecipazioni nel miglior modo possibile, come ha sempre fatto. Noi non siamo assolutamente preoccupati.