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Grimaldi ordina due navi passeggeri ai cantieri del Dragone

È la prima volta che si rivolge ai cantieri del Dragone per questo tipo di traghetti, con una capacità di trasporto per carichi rotabili pari a 5 mila metri lineari e 350 cabine, mentre ha già in costruzione diversi cargo. L'investimento sarà di circa 270 milioni di euro. Le due navi saranno impiegate dalla controllata finlandese del gruppo, Finnlines, sulle rotte nordiche


19/12/2019 14:19

di Nicola Capuzzo - Class Editori

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Emanuele Grimaldi, ceo del gruppo armatoriale napoletano

 

Per Grimaldi Group di Napoli è giunto il momento della firma per la costruzione in Cina della nuova serie di traghetti destinati alla controllata finlandese Finnlines. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza le firme sono attese questa settimana, secondo alcuni potrebbero essere già state apposte lunedì o martedì, e suggellano il contratto per la costruzione di traghetti della innovativa classe Super Star.

Inizialmente saranno due nuove costruzioni con opzioni per altre unità e le consegne dovrebbero avvenire a partire dal 2023. Il prezzo unitario per ogni traghetto, sempre secondo voci di mercato, dovrebbe essere di almeno 135 milioni di dollari.

Il gruppo navalmeccanico Avic Weihai Shipyard ha avuto la meglio sui connazionali Jinling, Guangzhou Shipyard International e sul gruppo sudcoreano Hyundai Mipo che ancora nell’ultimo periodo era tornato alla carica con aggressività commerciale per cercare di non perdere questa commessa.

I due nuovi traghetti ro-pax, evoluzione in grande della serie Star costruita in Italia da Fincantieri nello stabilimento di Ancona avranno la notazione ice-class, una capacità di trasporto per carichi rotabili pari a 5 mila metri lineari e 350 cabine. Saranno anche dotate del più grande impianto di batterie mai installato su una nave.

Il gruppo armatoriale partenopeo controllato dalla famiglia Grimaldi è la prima volta che ricorre a un cantiere navale cinese per la costruzione di navi passeggeri ma le richieste dei cantieri navali europei e italiani, Fincantieri compresa, non sono competitive con quelle dell’Estremo Oriente.

Per quanto riguarda invece il cargo già da diversi anni il gruppo si è rivolto a cantieri sia cinesi che sudcoreani per la fornitura di navi per  il trasporto di auto, carichi rotabili, impiantistica e container.

Dopo aver finalizzato quest’ordine per Finnlines, il gruppo partenopeo si dedicherà al successivo step di rinnovo della flotta che riguarderà un’ulteriore serie di navi sempre ro-pax ribattezzata Super Cruise, evoluzione dei traghetti classe Cruise (Cruise Roma, Cruise Barcelona, Cruise Europa e Cruise Olympia) impiegati da Grimaldi sul mercato del Mediterraneo.

Il 2019, nonostante le incertezze geopolitiche e il rallentamento del mercato automobilistico, per il gruppo armatoriale partenopeo si preannuncia in crescita dopo una serie di esercizi chiusi con risultati molto positivi. Nel 2018 il fatturato aveva superato i 3 miliardi di euro mentre l’utile netto era stato di 212 milioni.

Emanuele Grimaldi, ceo del gruppo insieme al fratello Gianluca, chiarisce subito che, nonostante il momento congiunturale non facile, «i primi nove mesi dell’anno in corso sono stati migliori dell’esercizio precedente quindi non ci aspettiamo una flessione dei risultati, anzi semmai una crescita».

«Il fatturato nel 2019 è stato stabile, i risultati operativi positivi e in linea con gli anni precedenti. Da quando la crisi è iniziata nel 2008 abbiamo preso atto del fatto che le banche possono prestare meno denaro alle aziende, così abbiamo reinvestito tutti i profitti del gruppo», ha spiegato Grimaldi.

E ha aggiunto: «Nell’ultimo decennio abbiamo aumentato il nostro capitale di oltre 2 miliardi di euro, riducendo notevolmente il nostro debito. Il gruppo rimane focalizzato sulla logistica, che è il fulcro delle nostre attività. C’è una buona possibilità che cresceremo in modo significativo in questo settore sia organicamente che attraverso fusioni e acquisizioni».

Un altro punto di forza di Grimaldi è la diversificazione sia geografica che commerciale. Il gruppo ha sviluppato una significativa diversificazione multidimensionale dei rischi.

«Navighiamo nel Baltico, nel Mare del Nord, nel Mediterraneo, così come nel Sud Atlantico, Nord Atlantico e Africa Occidentale. Serviamo sia passeggeri che merci, e nello specifico diverse tipologie di carico. Possiamo contare anche su un’ampia diversificazione delle classi di asset dalle navi agli uffici, dal porto privato agli edifici cittadini. Questo ci dà una buona resilienza e stabilità nel corso degli anni», ha spiegato il ceo.

Fondato nel 1947, il Gruppo Grimaldi è interamente di proprietà della famiglia Grimaldi, che coniuga una visione globale del mercato con tradizioni e valori familiari. Gianluca ed Emanuele Grimaldi, figli del fondatore Guido, e il loro cognato Diego Pacella, sono gli amministratori esecutivi del gruppo che conta oltre 15 mila dipendenti.

Dopo aver diviso gli asset dai cugini Grimaldi di genova, il gruppo napoletano ha compiuto diverse acquisizioni strategiche leader nel settore dello shipping, con lo scopo di rafforzare la leadership nel business ro/ro, creando altresì un fitta rete di Autostrade del Mare in Europa, sia nel Mediterraneo che nel Mar Baltico, in linea con l'obiettivo dell'Unione Europea di rimuovere carichi dalla congestionata rete stradale.

Nel 2006 i Grimaldi hanno acquisito il controllo di Finnlines, operatore leader nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, quotata alla Borsa di Helsinki, che offre servizi per il trasporto di merci e passeggeri in un'area geografica caratterizzata dalla più alta crescita economica d'Europa e nel  2008 ha acquisito la maggioranza della Minoan Lines, operatore greco leader nel settore Traghetti e Ro/R, quotata alla Borsa di Atene ed opera con una flotta di proprietà su rotte sia nazionali che internazionali. (riproduzione riservata)


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