Boom di vendite in Cina per Franchi Umberto Marmi. Nel terzo trimestre le vendite sul mercato cinese dell'azienda carrarese hanno registrato uno strabiliante +330% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un risultato importante che ha trainato le vendite totali dell'azienda a 14,3 milioni, +42% rispetto allo stesso periodo del 2020. Vendite rilevanti anche negli Stati Uniti, +55%.
Guardando, invece, ai primi nove mesi, le vendite in Cina hanno toccato quota 14,5 milioni, corrispondenti a circa il 30% delle vendite totali del periodo, nonché a un +10% rispetto ai livelli pre-pandemia (13,2 milioni nel 2019) e a un +137% rispetto allo stesso periodo del 2020. Dati molti positivi su cui hanno impattato, in particolare, l'attività mirata della direzione commerciale e l'effetto della China Xiamen International Stone Fair 2021, a cui l'azienda ha preso parte con i suoi espositori. Sul mercato italiano, i ricavi sono stati pari a 18,4 milioni, il 39% dei ricavi totali e in crescita del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Fra i principali prodotti venduti ci sono il Calacatta e lo Statuario, che rappresentano oltre il 50% delle vendite totali. In particolare, il Calacatta, con ricavi per 13,2 milioni, segna una crescita del +32% rispetto ai primi nove mesi del 2020, mentre lo Statuario un aumento ancora più marcato, +58% rispetto all'anno scorso, raggiungendo vendite per 11,7 milioni. Tutto ciò conferma l'efficacia della strategia di posizionamento di Franchi Umberto Marmi sui prodotti ad alto valore aggiunto in quanto driver di successo sui mercati internazionali.
«Siamo molto soddisfatti degli eccellenti risultati di vendita conseguiti al 30 settembre con una crescita di oltre il 30%, a dimostrazione della solidità della nostra strategia di sviluppo sui mercati internazionali che rappresentano una grande opportunità per il nostro business», ha detto Alberto Franchi, presidente e ceo dell'azienda, « in particolare abbiamo raggiunto uno straordinario risultato in Cina nel corso dei primi nove mesi con ricavi pari a circa 14,5 milioni di euro, quasi triplicando il risultato conseguito nello stesso periodo dell'anno precedente, grazie allo straordinario contributo della nostra direzione commerciale e all'effetto della fiera di Xiamen e superando i livelli raggiunti anche nel 2019 pre-pandemia».
«Questi risultati, unitamente ai segnali positivi che arrivano dai mercati internazionali sul rilascio dei vincoli alla libera circolazione soprattutto per Stati Uniti e Paesi del Golfo ci fanno essere fiduciosi sulle attese di chiusura dell'anno in corso. Inoltre, mi preme sottolineare che i clienti stanno sempre più apprezzando il basso impatto ambientale dei nostri prodotti e la nostra attenzione ai temi esg sempre più centrali nella nostra strategia», ha concluso.
Fondata nel 1971, l'azienda è attiva nella lavorazione e commercializzazione di blocchi e lastre di marmo di Carrara, pietra naturale considerata un'autentica espressione del made in Italy e del lusso, con peculiarità e caratteristiche uniche nel panorama nazionale e internazionale. La notizia sta avendo risvolti positivi sul titolo Franchi Umberto Marmi, in rialzo del 3,88% a 10,70 euro sull'Euronext Growth Milan. (riproduzione riservata)