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Industria

In arrivo nuova offerta cinese per Iveco, oltre 3,5 miliardi di euro

Il gruppo Faw sta completando la due diligence e si farà avanti entro giugno. La casa-madre Cnh Industrial scatta in borsa: +4,3%. Però davanti all’affare ci sono ostacoli: dal golden power allo scudo Ue contro le controllate statali


31/03/2021 11:40

di Francesco Bertolino - Class Editori

Faw

Il gruppo cinese Faw è pronto ad avanzare un’offerta per i camion di Iveco e per i motori di Fpt. Secondo Bloomberg, la due diligence è alle battute finali: una volta completata l’ispezione delle fabbriche, Faw potrebbe mettere sul piatto oltre 3,5 miliardi di euro per acquisire le due controllate di Cnh Industrial. La proposta, si apprende in ambienti finanziari, dovrebbe arrivare entro giugno sul tavolo del cda guidato da Scott Wine, che dovrà poi valutare se la vendita di Iveco e Fpt ai cinesi si preferibile al già pianificato scorporo. Il mercato sembra spingere per la prima opzione: ieri Cnh ha chiuso in rialzo del 4,3% a 13,5 euro risultando il miglior titolo di Piazza Affari.


Nonostante l’euforia degli investitori, l’affare non sembra privo di complicazioni. Sulla cessione a Faw aleggia anzitutto la minaccia del golden power, già evocato in più di un’occasione dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Per scongiurarne l’applicazione il gruppo cinese avrebbe escluso dal perimetro dell’offerta le attività militari di Iveco, ma non è detto che basti a placare i timori del governo per la vendita di un’azienda certamente strategica e con oltre 20 mila dipendenti.


Alle trattative fra Faw e Cnh guarda poi con attenzione anche la Francia. Ad Annonay ha sede un importante impianto di Iveco Bus, le cui sorti stanno a cuore al governo di Parigi, notoriamente incline a far valere la ragion di Stato anche nelle negoziazioni fra privati.


Gli interessi di Roma e Parigi sull’affare Iveco potrebbero trovare composizione in sede europea: sull’eventuale cessione dovrà infatti pronunciarsi la Commissione. Negli scorsi mesi l’Antitrust Ue ha annunciato un controllo più severo sulle acquisizioni in Europa da parte di gruppi extra-comunitari a controllo statale, come Faw, che è al 100% in mano a Pechino. Il timore di Bruxelles, condiviso da molti attori industriali e governi europei, è che la disponibilità di fondi pubblici possa consentire offerte fuori mercato distorcendo la concorrenza fra gli operatori.


Per ora comunque si tratta di ipotesi che potranno essere vagliate solo quando arriverà l’offerta di Faw per Iveco e se il cda di Cnh la accetterà. Il ceo Wine ha di recente confermato la prosecuzione dei lavori per lo scorporo, pur chiarendo che ogni proposta d’acquisto verrà valutata. Molto dipenderà dagli orientamenti di Exor (socio di riferimento di Cnh), che pare sempre più lontana dal mondo dell’auto. Dopo la cessione di Magneti Marelli da Fca a Calsonic e quella, quantomeno dal punto di vista contabile, di Fiat Chrysler a Peugeot in Stellantis, il passaggio di Iveco a Faw sarebbe la terza vendita di Exor nel settore auto in due anni, a cui si potrebbe presto aggiungere lo spin-off di Comau, benché con modalità ancora da definire. (riproduzione riservata)


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