La Cina amplierà i sussidi al consumo a smartphone e altri dispositivi elettronici in modo da promuovere la spesa interna man mano che aumentano le tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Un programma nazionale di permuta che attualmente si applica agli elettrodomestici e alle automobili verrà ampliato quest’anno ai dispositivi personali come telefoni, tablet e smartwatch, hanno detto in un briefing venerdì i funzionari della principale agenzia di pianificazione economica.
Lo ha annunciaro Yuan Da, vice segretario generale della National Development and Reform Commission (Ndrc), specificando che il governo amplierà la portata delle aree ammissibili al sostegno finanziario, tra cui l'informazione elettronica, la sicurezza della produzione e le strutture agricole. I consumatori riceveranno sussidi per l'acquisto di tre categorie di prodotti digitali: telefoni cellulari, tablet, smartwatch e bracciali.
Il funzionario, riferisce Xinhua, ha puntualizzato che il governo aumenterà ulteriormente i sussidi per il miglioramento degli autobus urbani a nuova energia, delle batterie e dei macchinari agricoli e rafforzerà il sostegno per il rinnovo dei beni di consumo legati alla decorazione della casa.
A marzo dello scorso anno il governo cinese ha lanciato un piano d'azione per promuovere il rinnovo delle attrezzature su larga scala e il commercio dei beni di consumo, nell'ambito degli sforzi per stimolare la domanda interna e sostenere la crescita economica. Yuan ha dichiarato che nell'ultimo anno il lavoro relativo a questi programmi ha efficacemente sostenuto gli investimenti, incrementato i consumi delle famiglie e accelerato la transizione verde, grazie al boom delle vendite di veicoli a nuova energia e di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Il funzionario ha sottolineato che il governo rafforzerà anche il sostegno ai progetti finalizzati all'attuazione delle principali strategie nazionali e alla costruzione della capacità di sicurezza nelle aree chiave attraverso l'emissione di titoli di Stato ultra-lunghi nel 2025. In particolare, il governo continuerà a sostenere la protezione ecologica e ambientale e lo sviluppo verde nella Cintura economica del fiume Yangtze, lo sviluppo del Nuovo corridoio commerciale internazionale terra-mare, i servizi pubblici urbani per le persone trasferite dalle aree rurali e il miglioramento e l'aggiornamento dell'istruzione superiore. Il governo aumenterà anche il sostegno finanziario per le aree di irrigazione di grandi e medie dimensioni, per i progetti di deviazione delle acque, per la costruzione di ferrovie interurbane in cluster urbani chiave e per la riduzione dei costi logistici in tutto il Paese.
Secondo Zhao Chenxin, vice capo della Ndrc, il Paese ha stanziato 300 miliardi di yuan (circa 42 miliardi di dollari) in titoli di Stato speciali a lunghissimo termine nel 2024 per promuovere il rinnovo delle attrezzature su larga scala e i programmi di commercio di beni di consumo. «Nel 2025 aumenteremo l'entità dei fondi, amplieremo la copertura e ottimizzeremo i metodi di attuazione di queste politiche per amplificarne l'impatto. Collaboreremo con i dipartimenti competenti per consentire ai residenti e a un maggior numero di imprese di beneficiare delle politiche attraverso azioni concrete», ha concluso Zhao.
I consumatori cinesi nell’era post-Covid hanno iniziato a tenere i propri smartphone più a lungo raffreddando la crescita economica. Come per le automobili e le lavatrici, gli investitori sperano che gli incentivi possano rilanciare il mercato degli smartphone più grande al mondo e stimolare le vendite non solo di marchi come Huawei Technologies e Xiaomi, ma anche di stimolare il business su piattaforme popolari di dispositivi come Alibaba Group e JD.com. La decisione rientra nei progetti di incoraggiare i consumi e compensare gli effetti di eventuali nuovi dazi statunitensi sulle esportazioni cinesi, un fattore chiave di crescita fino ad oggi.
Per la seconda volta in dieci anni, il governo a dicembre ha fatto dello stimolo della spesa e della domanda interna la massima priorità nel 2025. Pechino, infatti, intende aumentare «significativamente» la vendita di buoni del Tesoro speciali a lunghissima scadenza per finanziare il programma, che incoraggia anche le aziende ad aggiornare i propri macchinari, secondo quanto ha spiegato Yuan Da (Ndrc).
D'altra parte l'avvio dell'anno è stato tra i più turbolenti sul fronte dei mercati dinanziari. Dopo la peggior sessione di inizio dal 2016, venerdì 3 gennaio i listini cinesi hanno continuato a viaggiare in perdita nonostante le attese di un taglio dei tassi a breve e gli annunci di sussidi su smartphone ed elettronica da parte del governo. Shanghai ha chiouso la seduta a - 0,6%, e il Csi 300 oltre l’1%.
Secondo i dati Lseg, i rendimenti obbligazionari cinesi hanno toccato i minimi storici, con i titoli a 10 anni in calo di 1,5 punti base all’1,598% e il rendimento dei titoli di Stato a 30 anni in calo di 2,9 punti base all’1,819%. (riproduzione riservata)