I provvedimenti della banca centrale cinese adottati questa settimana - l'abbassamento dei tassi di interesse a breve e sui mutui e una forte immissione di liquidità nel mercato attraverso il sistema bancario -  hanno provocato un deciso rialzo delle quotazione nelle borse del Dragone, e in parte anche su alcuni titoli occidentali del lusso, che ha messo in ombra il crollo dei profitti industriali ad agosto.

Sul fronte azionario, lo Shanghai Composite Index, il principale indicatore dei titoli cinesi, è salito del 2,9%, pari a 86,58 punti, chiudendo la seduta a 3.087,53 punti. L'indice Shenzhen Component è salito del 6,7%, pari a 598,22 punti, a 9.514,86 punti. I titoli della Cina continentale hanno registrato la loro migliore settimana dal 2008, facendo salire l'azionario asiatico sui massimi degli ultimi due anni e mezzo.

Tra i titoli più gettonati, Tcl Technology Group ha chiuso con un rialzo del 6%, dopo l'annuncio dell'acquisizione dell'80% dell'unità di joint venture cinese di LG Display per 10,8 miliardi di yuan. Zhejiang Shuanghuan Driveline è balzata del 6,9%, con l'azienda prevede un aumento dell'utile netto del terzo trimestre tra i 250 e i 270 milioni di yuan. Infine Ganfeng Lithium Group ha registrato un rialzo di quasi il 10%, dopo aver reso noto il progetto di una joint venture per il riciclaggio delle batterie del valore di 100 milioni di yuan.

«Pechino sembra finalmente decisa a lanciare il suo bazooka di stimoli in rapida successione. Il riconoscimento da parte di Pechino della grave situazione dell'economia e della mancanza di successo di un approccio frammentario dovrebbe essere valutato dai mercati», ha commentato Ting Lu, capo economista per la Cina di Nomura, la maggiore banca d'investimento orientale.

I nuovi stimoli hanno fatto passare in secondo piano il crollo del 17,8% degli utili industriali ad agosto, il più forte degli ultimi 15 mesi, dopo la crescita del 4,1% a luglio.

D'altra parte l'ottimismo su una possibile crescita dei consumi interni in Cina, vero tallone d'Achille della ripresa post-Covid dell'economia cinese, è stato alimentato anche dall'esito della riunione straordinaria del Politburo, massimo organo decisionale del Partito comunica, avvenuta in settimana. 

Il Politburo si è impegnato ad agire per garantire il sostegno più forte per stabilizzare il settore immobiliare dopo che i prezzi delle nuove case sono scesi ad agosto al ritmo più veloce dal 2014.

Il sentore di ripresa sembra aver contagiata anche il disastrato settore immobiliare dove alcuni sviluppatori quotati in Cina e a Hong Kong sarebbero pronti a scommettere su una ripresa nel breve termine dell'economia, secono la stampa locale, che cita il caso del più importante sviluppatore cinese per vendite, Poly Developments and Holdings Group.

Il gruppo si è impegnato a offrire agli interessati ad un progetto a Wenzhou il rimborso completo della spesa se i prezzi dovessero scendere pesantemente sotto quello di acquisto prima della consegna delle abitazioni. Questa tattica è stata adottata per la prima volta da Evergrande in passato.

Nella zona occidentale di Chengdu, un promotore locale ha dichiarato che aumenterà i prezzi di tutti i suoi progetti del 2% a partire dal 1* ottobre, quando inizierà la seconda metà della stagione turistica. La mossa potrebbe aiutare a convincere gli acquirenti indecisi ad acquisire le proprietà prima che i prezzi aumentino.

A contribuire al diffuso ottimismo sono le misure annunciate martedì, sull'abbassamento dei tassi su ben 5.300 miliardi di dollari di mutui e l'alleggerimento dell'acconto per l'acquisto di seconde case a un minimo storico. (riproduzione riservata)