Le vendite al dettaglio in Cina hanno superato le previsioni segnando il ritmo di crescita più veloce da febbraio, ma altri parametri macroeconomici, come la produzione industriale, sono stati deludenti. I dati contrastanti hanno indebolito le Borse asiatiche, mentre continuano a preoccupare le tensioni nel settore immobiliare: nel mese di maggio i prezzi delle abitazioni in Cina sono scesi al ritmo più veloce da un decennio. La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha lasciato fermo al 2,50% il tasso a medio termine sui prestiti.
La Banca cetrale ha lasciato fermo al 2,50% il tasso a medio termine sui prestiti, continuando a dare priorità alla stabilità della valuta nonostante le crescenti richieste di stimolo per rivitalizzare la domanda interna. Deluso chi si aspettava un taglio dopo i dati sorprendentemente deboli sui prestiti bancari. «Vediamo ancora la probabilità di un taglio del loan prime rate questo mese, in particolare sulla scadenza a 5 anni, poiché questo aiuterà le banche a mantenere i mutui alle famiglie», ha previsto Zhou Hao, capo economista di Guotai Junan International.
Le vendite al dettaglio in Cina nel mese di maggio - uno tra gli indicatori dei consumi - hanno battuto le aspettative, segnando il ritmo di crescita più veloce da febbraio, secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica. Le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,7% a 3,921 trilioni di yuan, rispetto all'incremento del 2,3% di aprile. Il dato ha nettamente battuto il consenso degli economisti che si aspettavano un calo del 3,1%. Nei primi cinque mesi dell'anno, le vendite al dettaglio totali sono aumentate del 4,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 19,523 trilioni di yuan.
La produzione industriale cinese è cresciuta del 5,6% su base annua a maggio, in calo rispetto all'espansione del 6,7% di aprile, secondo i dati pubblicati dell'Ufficio Nazionale di Statistica. Il dato ha deluso il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento del 6% a/a. In termini industriali, la produzione dell'industria mineraria è salita del 3,6% rispetto all'anno precedente, quella dell'industria manifatturiera è avanzata del 6% e quella dell'industria della produzione e fornitura di elettricità, calore, gas e acqua si è espansa del 4,3%.
«I dati di maggio e quelli della prima metà di giugno suggeriscono che permangono significative divergenze tra i settori dell'economia: esportazioni e attività manifatturiera forti, consumo relativamente stabile e attività immobiliare ancora depressa», affermano gli analisti di Goldman Sachs. Gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 4% nei primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, rispetto alle aspettative di un aumento del 4,2%. Nel periodo gennaio-aprile, l'aumento è stato del 4,2%. Gli economisti hanno però anche avvertito che le crescenti tensioni commerciali con l'Occidente riguardo la cosiddetta sovra-capacità di Pechino potrebbero imporre maggiori sfide ai produttori cinesi di pannelli solari e veicoli elettrici. (riproduzione riservata)