Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali americane. Secondo le proiezioni di Ap, Cnn, Msnbc e Fox, il candidato democratico ha vinto in Pennsylvania e quindi sale a quota 273 voti dei delegati elettorali necessari per andare alla Casa Bianca. Donald Trump non si dà per vinto e continua ad accusare brogli al voto, ma la Commissione elettorale lo smentisce: "Nessuna prova".
Al di là dell’impatto di breve periodo, quali prospettive si aprono però con Biden alla Casa Bianca? Il suo programma è incentrato sul rafforzamento del welfare, sull’incremento delle tasse per redditi e società, sul potenziamento dell’Obamacare e sugli investimenti nell’economia verde, ma la capacità di realizzare questi obiettivi dipende dagli equilibri che si creeranno fra i due partiti in Senato e al Congresso.
Secondo Mark Haefele, chief investment officer di Ubs Wealth Management, la situazione attuale «crea un’opportunità per gli investitori di rivalutare e ribilanciare i loro portafogli in preparazione di un presidente Biden e del Congresso diviso. In particolare gli investitori dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di aumentare l’esposizione verso i settori e i temi che dovrebbero andare bene man mano che la ripresa progredisce», con in prima fila quindi i comparti ciclici, quelli legati all’economia green e i big tech, visto che si allontanano i rischi di un loro spezzatino.
Una posizione più accomodante sul fronte commerciale, unita alla politica di bassi tassi, porta invece in prospettiva a un calo del dollaro e migliora lo scenario dei mercati emergenti. «Un’eccessiva regolamentazione di energia, servizi finanziari e healthcare, oppure ancora una disgregazione forzata delle big tech, diventano molto meno probabili rispetto allo scenario “Blue Wave” che era stato prezzato nel periodo precedente al voto.
Allo stesso tempo, una situazione di maggioranze diverse a Camera e Senato limiterà probabilmente la portata di qualunque futuro pacchetto di stimoli fiscali», spiega Mark Dowding, a capo della strategia di investimenti di BlueBay. L’esperto si aspetta comunque che si raggiunga un accordo su alcune misure fiscali limitate, in particolare rivolte ai comparti che sono più colpiti dalla seconda ondata di Covid-19 come le compagnie aeree e il settore del turismo «Tuttavia è probabile che questo pacchetto sarà molto più contenuto rispetto ai piani da diverse migliaia di miliardi di dollari che i Democratici avrebbero voluto implementare in caso di vittoria su tutti i fronti».
L’impatto della presidenza Biden. Nel prossimo mandato 2021/2024 il programma di Biden prevede una spesa di 2.400 miliardi di dollari, di cui almeno 500 miliardi in investimenti green, con un effetto trainante quindi sui titoli di Wall Street legati a queste tematiche. Rispetto a Trump, il leader democratico è più morbido sui temi di politica commerciale e meno incline quindi a perseguire una politica di dazi generalizzati. Spostando lo sguardo più avanti, gli strategist di Ubs Wealth Management, nel complesso mantengono una visione positiva delle azioni nel medio termine.
A loro avviso infatti «il giorno delle elezioni è alle nostre spalle, ma gli utili societari possono ancora migliorare con ulteriori stimoli, la fine del Covid-19 e la continua ripresa economica. Lo stimolo fiscale dovrebbe essere di supporto anche se inferiore alle attese, e ci aspettiamo che un vaccino diventi ampiamente disponibile entro il secondo trimestre del prossimo anno». Infine, se il risultato delle elezioni presidenziali è importante, più rilevante in questa congiuntura resta l’azione della Federal Reserve.
«È improbabile che il presidente abbia un Congresso di sostegno disposto a scrivere assegni fiscali in bianco. Ciò significa solo una cosa: «Più interventi della Fed per sostenere i mercati. E questa è davvero la cosa numero uno a cui gli investitori tengono», conclude Albert Edwards, global strategist di Société Générale, sottolineando il ruolo determinante che continueranno a svolgere le banche centrali. (riproduzione riservata)