Non si ferma l'economia cinese. Tra gennaio e febbraio l'attività economica è aumentata rispetto a un anno fa, quando però la pandemia di coronavirus aveva costretto il Paese a fermarsi
Nei primi due mesi dell'anno, la produzione industriale, gli investimenti e i consumi della Cina sono stati tutti più forti. La prima è aumentata del 35,1% rispetto all'anno precedente, secondo i dati diffusi dal National Bureau of Statistics, battendo le aspettative degli economisti di un aumento del 30,5%. Rispetto a gennaio-febbraio 2019, la produzione industriale è aumentata del 16,9%.
Le vendite al dettaglio, un indicatore importante del consumo cinese, sono aumentate del 33,8% nei primi due mesi dell'anno, superiore al 31,3% previsto dagli economisti intervistati dal Wall Street Journal. Le vendite al dettaglio sono state del 6,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo i dati ufficiali.
Anche gli investimenti in immobilizzazioni nei primi due mesi dell'anno sono aumentati del 35,0% rispetto a un anno fa, al di sotto della prevista crescita del 38,2%. È aumentato del 3,5% da gennaio a febbraio 2019, ha affermato l'ufficio statistico.
Gli aumenti molto forti nei dati macro-cinesi "sono principalmente dovuti agli effetti di base dei lockdown Covid-19 dell'anno scorso" e "questo maschera la sostanza della crescita nell'economia", commenta Iris Pang, Chief Economist Greater China di Ing. Tutto sommato, "questo insieme di dati mostra che l'economia cinese si sta riprendendo da Covid, soprattutto in termini di consumi", continua Pang, rimarcando come "questi bassi effetti di base potrebbero durare fino ad aprile, poichè l'attività economica ha iniziato a riprendersi a maggio dello scorso anno". (riproduzione riservata)