Sul futuro del Monte dei Paschi di Siena il governo "saprà sicuramente trovare la soluzione migliore". Così a colloquio con milanofinanza.it il senatore Gianni Pittella, capogruppo del Partito democratico in commissione Finanze, parlando delle prospettive per l'istituto senese nel giorno dell'audizione del ministro dell'Economia, Daniele Franco, per riferire al Parlamento sull'apertura di Unicredit a una trattativa in esclusiva sulla proposta presentata dal Mef. "Per noi del Pd è fondamentale che la soluzione sia indirizzata a garantire il mantenimento, se non il rafforzamento, del ruolo che Mps tuttora riveste nel Paese e nei territori. Per quanto le annose vicende che hanno caratterizzato la sua storia recente, abbiano contribuito, in modo considerevole, a pregiudicarne la visibilità e soprattutto la solidità finanziaria, Mps rimane una realtà a cui non possiamo rinunciare".
In questa cornice di intervento, aggiunge "sarà quanto mai opportuno garantire la continuità di tutti quegli asset che ancor oggi rappresentano quanto di buono questa Banca ha dimostrato di saper fare attraverso la sua presenza a supporto alla crescita di tanti settori produttivi del nostro Paese, a partire dalle piccolissime imprese che costituiscono la spina dorsale dell'economia italiana. Si pensi solo all'agricoltura, alle attività commerciali, alle piccole aziende manifatturiere, agli artigiani e ancora i professionisti. Senza dimenticare tutta una serie di iniziative che vedono coinvolta la banca in azioni di sviluppo concertate e promosse con le istituzioni toscane".
Domanda. Altre soluzioni rispetto alle nozze con Unicredit sono ipotizzabili? Ci sono margini per chiedere più tempo alla Commissione europea per l'uscita dello Stato dall'istituto come chiedono alcune forze politiche?
Risposta. Le ripeto: noi poniamo la massima fiducia nel ministro Franco e nel presidente Draghi, ai quali abbiamo affidato le nostre preoccupazioni e le nostre istanze, convinti che porteranno a casa una soluzione positiva, la migliore possibile per il futuro di Mps e della sua clientela, in accordo con la Commissione europea.
D. È ipotizzabile che il Parlamento proceda con mozioni o altri atti di indirizzo per impegnare il governo a muoversi in una determinata direzione?
R. Il Parlamento si è immediatamente attivato e il ministro Franco farà le sue comunicazioni avanti alle commissioni Finanze della Camera e del Senato riunite in sessione congiunta. All'esito delle comunicazioni, che sicuramente saranno esaustive sulla vicenda, non mancheremo di seguire tutti gli sviluppi della vicenda e non mancheremo di dare il nostro supporto, per quanto ci sarà possibile fare, per accompagnare il Governo verso la migliore soluzione per Mps.
D. Dal territorio arriva la richiesta al segretario Letta e al Pd di difendere il Monte. Come risponde a queste esortazioni?
R. Lo ribadisco. Letta e tutto il Pd con Letta sono in prima fila nel chiedere che il patrimonio che esprime Monte Paschi e ciò che rappresenta in relazione all'economia italiana non vada disperso. D'altronde, a parte qualche solitaria voce contraria, sento un clima di convergenza affinché ciò non avvenga. Sono convinto che ciò non accadrà e noi ci impegneremo fino in fondo per questo. (riproduzione riservata)