Anche le navi in arrivo dall’Italia nel porto cinese di Fuzhou dovranno sottostare a 14 giorni di quarantena obbligatoria. Le restrizioni, nell’ambito di contenere i casi di ritorno di coronavirus nella Repubblica popolare, riguarderanno altri otto Paesi. Stati Uniti su tutti, ma anche Francia, Germania, Iran, Corea del Sud , Giappone e Singapore. Il periodo di quarantena partirà da quando la nave sarà salpata da uno dei novi Paesi, scrive l’agenzia Bloomberg.
Fuzhou, nella provincia costiera del Fujian, è il 47esimo porto al mondo. Le restrizioni riguarderanno soprattutto le navi provenienti dall’Asia, i cui tempi di navigazione sono più corti. Il sito specializzato Transport Topics non esclude che a questo punto anche infrastrutture più grandi possano adottare misure di contenimento simili.
Diversi Paesi asiatici, che erano riusciti a porre un freno alla diffusione della malattia, stanno ora assistendo a una seconda ondata di infezioni a causa del rimpatrio di cittadini dagli Stati Uniti e dall'Europa, dove i tassi di infezione stanno salendo.
Taiwan e Singapore hanno riferito di 23 nuovi casi ieri, raggiungendo i massimi storici da quando il coronavirus è stato scoperto sulle loro coste più di due mesi fa. Taiwan, che ora ha 100 casi confermati, a partire da mezzanotte di domani vieterà tutti gli arrivi di turisti stranieri e richiederà ai cittadini di ritorno di mettersi in quarantena a casa per due settimane
Intanto dopo settimane di chiusure, i negozi al dettaglio e gli uffici in Cina hanno riaperto e ripreso l'attività commerciale, mentre alcune scuole hanno annunciato piani di riapertura. Più dell'80% degli 80.894 cinesi contagiati sono guariti, mentre 3.237 sono deceduti, secondo la National Health Commission cinese.