La creazione, nel giugno 2018, della zona franca di libero scambio pilota più grande della Cina, sta dopando la crescita della città costiera di Haikou, all’estremo Nord dell’isola di Hainan, nella Cina meridionale. È un’operazione pionieristica che arriva dopo la decisione di Pechino di fare dell’isola di Hainan, la più grande zona franca dell’ex Impero di Mezzo.
La nuova zona di libero scambio di Haikou, Jiangdong New Zone, è stata presentata alla conferenza 2019 sugli investimenti e la cooperazione. Uno dei tasselli fondamentali del suo sviluppo è puntare ad attrarre le sedi delle grandi società finanziarie, industriali, di servizi, i congressi, i saloni della tecnologia, le attività culturali e creative, l’istruzione e l’ecologia.
Una rete di infrastrutture all’altezza delle esigenze dei nuovi insediamenti dovrà prendere forma nei prossimi anni per supportare i piani di sviluppo, che prevedono investimenti per 37,2 miliardi di yuan, quasi 5,5 miliardi di dollari, divisi su 96 progetti di cui 35 a livello industriale, per 17,3 miliardi di yuan, 32 infrastrutturali, per 10 miliardi, e 29 per la sanità pubblica per 9,2 miliardi di yuan.
Lo scorso luglio l'amministrazione locale ha annunciato un progetto per l'installazione in città e nelle zone limitrofe dell'sila di 2.200 centri di ricarica per le batterie di auto elettriche che si stima saranno oltre 11 mila entro la fine di quest'anno.
Jiangdong è lo specchio dell’espansione economica a passi da gigante di Haikou. Il Pil della città di poco inferiore ai 50 miliardi di yuan, circa 7 miliardi di dollari, nel 2010, era raddoppiato a oltre cento miliardi di yuan nel 2004 e, l'anno scorso, ha superato 150 mld di yuan.
Anche i collegamenti aerei diretti con i principali paesi del sud est asiatico sono in fase di forte implementazione. In gennaio è stato aperto il volo diretto con la Malesia, e una decina di altre rotte internazionali sono in procinto di essere inaugurate.
Haikou ha intensificato gli sforzi per attrarre il maggior numero di investitori e di società che figurano nella classifica delle top 500 di Fortune Global. In particolare, l’interesse è rivolto alle società che integrano grandi marchi. Per questo sono state organizzate una serie di attività promozionali mirate.
Per il sindaco Ding Hui l’attrazione di investimenti dovrà permettere alla città di Haikou di bruciare le tappe della crescita. Nel 2018 si sono insediate a Haikou 93 imprese straniere, tra le quali 29 imprese industriali, 23 grandi marchi, e quattro società contabili di livello mondiale. Un successo che significa un aumento del 100% in un anno difficile che, tuttavia, ha portato investimenti esteri per 250 milioni di dollari (+7,8%).
Nel primo semestre di quest’anno sono stati siglati accordi per 23 progetti con un investimento complessivo di 23,97 miliardi di yuan e si sono insediate 287 imprese, ha dichiarato il sindaco Ding al quotidiano francese Le Figaro. I parchi dedicati all’innovazione e gli incubatori di impresa di Haikou permettono l’attuazione di piattaforme di sviluppo e offrono enormi possibilità di estensione dello spazio necessario ai team delle startup.
Parallelamente a questa zona, Haikou ha creato il parco di innovazione Fullsing Town, il polo dei dati Hainan Data Hub e una trentina di altri clusters dedicati all’innovazione, fra cui una film factory da 850 milioni di yuan, che dovrebbe essere pronta nel 2023. Inoltre, incentiva la crescita del commercio elettronico transfrontaliero con aiuti finanziari alle imprese, alle piattaforme e alle società di logistica.
Anche il turismo è in pieno boom grazie ai ristoranti e al mercato dell’intrattenimento notturno che è diventato uno dei punti di forza di Haikou: nel primo semestre 2019 ha accolto 12,746 milioni di turisti (+1,71%) con entrate per 13,683 milioni di yuan (+0,65%). © Riproduzione riservata