Si va verso il rinnovo automatico del patto parasociale in Cdp Reti tra Cassa Depositi e Presiti e i soci di minoranza cinesi di State Grid. Come riportato dalla Reuters, il patto scade a novembre. L’eventuale volontà di non rinnovarlo sarebbe dovuta arrivare sei mesi prima della scadenza, ma nessuno dei due azionisti si è avvalso di tale facoltà.
Il rinnovo automatico del patto non sarà soggetto a notifica ai sensi della normativa sul golden power, ossia i poteri speciali a disposizione del governo per tutelare i settori strategici. Fu fatto nel 2014, quando i cinesi entrarono con il 35% nella società che ha in pancia i gestori delle reti gas ed elettrica italiana, ossia Snam, Italgas e Terna. Da allora l’intesa è stata rinnovata diverse volte. Quello cinese è un investimento puramente finanziario. State Grid esprime due consiglieri in cda e un consigliere nei board delle partecipate.
Il patto prevede poi una serie di clausole per garantire l’italianità della controllata dalla spa di Via Goito. Quest’anno, intanto Grid of China ha ottenuto in dividendi da Cdp Reti circa 175 milioni di euro. La partecipata di Cassa depositi e prestiti ha infatti approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo 2022 di 551 milioni.