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Azienda Energetico

Le turbine Ansaldo nella più grande centrale in Bangladesh

Un consorzio formato da Shanghai Electric e dal gruppo di Genova ha vinto l'assegnazione di una fornitura di una centrale a ciclo combinato da 800 Mw del valore di 350 milioni di euro. Cuore dell'impianto saranno le due turbine di Ansaldo costruite a Genova. È un'ulteriore conferma dell'importanza dell'alleanza strategica con la società cinese, azionista di Ansaldo al 40%


29/06/2020 17:10

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
La firma dell'accordo in Bangladesh

Nuova tappa in Asia della sinergia tra Shanghai Electric e Ansaldo Energia, di cui i cinesi controllano il 40%. Il consorzio formato dalle due società si aggiudicano un contratto da 350 milioni di dollari per una centrale a ciclo combinato da 800MW in Bangladesh. L'impegno è significativo.

«Sarà la centrale elettrica con la più grande produzione di energia in questo paese fino ad oggi», ha chiarito il Senior Secretary del Ministero dell'Elettricità del Bangladesh, Ahmad Kaikaus, alla cerimonia della firma. 

Il contratto è stato firmato con la North West Power Generation Company Ltd. per la progettazione, l’approvvigionamento e la costruzione di una centrale a ciclo combinato da 880 MW da realizzarsi a Rupsha, nel Bangladesh occidentale, con turbine e generatori prodotti negli stabilimenti Ansaldo Energia di Genova.

Il cuore della centrale saranno le due turbine a gas GT26 che saranno prodotte a Genova, ma oltre alle turbine, Ansaldo fornirà i relativi generatori, i sistemi ausiliari e le attività di supporto in loco per la costruzione e la messa in servizio degli impianti.

L'impianto, che si prevede entrerà in servizio dopo tre anni di costruzione, è stato progettato per raggiungere il massimo livello di efficienza e soddisfare gli standard ambientali più recenti.

«Siamo fiduciosi che il Consorzio tra Shanghai Electric e Ansaldo Energia consegnerà il progetto in tempo, in qualità e con i più alti standard di salute e sicurezza, al fine di garantire al Bangladesh un’importante pietra miliare nel settore della generazione di energia». 

Shanghai Electric Group, in qualità di leader del consorzio, sarà responsabile principalmente delle attività di costruzione locale e produrrà il generatore della turbina a vapore prevista dal progetto. North-West Power Generation Company Ltd., controllatadal Bangladesh Power Development Board, è una tra le maggiori utility energetiche bengalesi, con un mix di generazione di gas e petrolio.

L'alleanza energetica tra Shanghai Electric e Ansaldo, che dall'anno scorso è guidata da Giuseppe Marino con Giuseppe Zampini alla presidenza, è uno degli esempi più riusciti delle sinergie ottenibili tra la tecnologia italiana, e quella di Ansaldo nella costruzione di turbine è riconosciuta a livello mondiale, e la potenza finanziaria e commerciale cinese.

L'anno scorso in novembre Ansaldo aveva firmato sei nuovi contratti per la fornitura di turbine a gas destinate al mercato cinese, 4 del modello AE94.3 destinate all'utility Datang per i progetti Wanning, nella provincia dell'Hainan, e Foshan, nell'area del Guangdong.

A queste ultime si erano aggiunte ulteriori forniture di 2 turbine a gas modello AE64.3A per la State Power Investment co. (Spic), nel sito di Jieyang, nel Guangdong. Spic è una delle cinque principali utilities cinesi nel campo della generazione di energia e rappresenta un cliente finale chiave per Ansaldo Energia.

Nel corso del 2019 sono stati firmati contratti per altre cinque turbine. La partnership avviata nel 2014 ha generato ordini di produzione per quasi 40 turbine a gas destinate al mercato cinese per un valore di produzione nelle fabbriche di Genova pari a circa mezzo miliardo di euro.

 

Anche sulla base di questi risultati il cda della società ha approvato nell'aprile scorso un ambizioso piano di sviluppo quinquennale, supportato da un forte aumento di capitale per 450 milioni. 

L'anno scorso il fatturato di Ansaldo ha chiuso poco sotto il miliardo di euro, a 984 milioni, in leggero regresso sul 2018, ma con un portafoglio ordini che è cresciuto del 30% a 1,3 miliardi portando il portafoglio complessivio a 4,3 miliardi. L'ebitda relativo al bilancio consolidato si è attestato a valore 134,3 milioni con un’incidenza sui ricavi pari al 13,6% mentre a livello consolidato sono state registrate perdite per 255,7 milioni di euro, generate da poste non ricorrenti per circa 251.


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