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Azienda Energetico

Più rinnovabili in India e Africa nei piani di Enel GreenPower

La società, leader mondiale nel campo delle energie da fonti rinnovabili, ha siglato un accordo di investimento con il fondo Norfund. Il ceo Cammisecra punta al mercato indiano dove il governo vuole produrre 60 gigawatt di eolico entro il 2022. Molte opportunità anche sul mercato africano


09/07/2020 10:31

di Anna Messia - Class Editori

settimanale
Antonio Cammisecra, ceo di Enel GP

Enel Green Power avanza in India. Attraverso la controllata Egp India, ha appena raggiunto un accordo di investimento collaborativo a lungo termine con Norfund, fondo di investimento norvegese per i Paesi in via di sviluppo, per finanziare, realizzare e gestire nuovi progetti di energie rinnovabili.

«Questo accordo ci dà l’opportunità di ampliare e rafforzare la nostra presenza in India, dopo esserci aggiudicati di recente la nostra prima gara nel settore dell’energia solare in questo Paese», commenta Antonio Cammisecra, ceo di Enel Green Power.

«Unendo le forze con un importante partner come Norfund, che condivide il nostro stesso impegno verso la sostenibilità e la decarbonizzazione, sfrutteremo le nostre competenze tecniche per valorizzare le significative potenzialità di crescita dell’India nel campo delle energie rinnovabili, contribuendo al contempo al raggiungimento degli obiettivi di energia sostenibile del Paese».

Egp India si occuperà dello sviluppo e della realizzazione di ogni progetto, mentre Norfund potrà investire al raggiungimento di specifici obiettivi, diventando quindi equity partner. I piani del governo indiano sono ambiziosi: il traguardo è arrivare a 60 GW di eolico entro il 2022, rispetto agli attuali 38 GW. Egp India possiede e gestisce 172 MW di capacità eolica nelle regioni di Gujarat e Maharashtra, e sta per debuttare nel solare, con un contratto di fornitura di energia della durata di 25 anni per un progetto da 420 MW nella regione del Rajasthan.

Ma c’è un’altra area alla quale Egp sta guardando con interesse crescente: l’Africa, dalle potenzialità eccezionali ma ferma ad appena il 2% di rinnovabili. Il dato emerge dal rapporto Connecting the dots, Why only 2% of global RE in Africa? appena pubblicato da Enel Green Power e dalla fondazione Res4Africa. Con soli dieci anni davanti per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, l’analisi congiunta evidenzia come «l’Africa sia la regione che nell’ultima decade ha vissuto il minor sviluppo nel settore, nonostante sia il continente con maggior ricchezza e potenzialità di risorse».

Se si guarda alla distribuzione  geografica delle rinnovabili, in testa è balzata la Cina (41%), seguita dall’Europa (22%) e dal Nord America (11%). Più distanziate, America Latina (6%), e India (5%). Il resto del mondo, nel quale è compresa anche l’Africa, mette insieme il 13%.

In questa percentuale rientra anche la presenza di Enel Green Power, che per il momento consta di 12 impianti, tra eolico e fotovoltaico, per una capacità installata di 659 MW. Capofila è il Sudafrica, con 570 MW, distribuiti su 9 impianti: 4 eolici e 5 solari. Sviluppi sono attesi in Marocco, con due impianti eolici per 55 MW.

Segue lo Zambia, con un impianto solare da 34 MW. Il potenziale africano nelle rinnovabili è stimato in una produzione fino a 24.000 TWh di elettricità ogni anno, corrispondente al 90% della produzione mondiale di elettricità nel 2018 e a oltre 26 volte quella attualmente generata dal continente. «Non possiamo accontentarci di ciò che è stato realizzato finora», osserva Cammisecra. «L’accesso universale all’elettricità non sarà garantito se non saremo in grado di accelerare la transizione verso le energie rinnovabili».

Intanto Enel ha costituito una società per realizzare una rete di depositi doganali, per il recupero e la riconversione di aree e strutture inutilizzate vicine agli impianti, in coerenza con i progetti di economia circolare. La scelta cadrà sulle aree vicine ai luoghi strategici, quindi porti, aeroporti e interporti. I primi due siti pilota, come anticipato da Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia, potrebbero essere operativi già a inizio 2021, nelle aree della centrale Eugenio Montale a La Spezia e della centrale Marzocco a Livorno. (riproduzione riservata)


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