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Azienda Finanza

Alla stretta finale la scalata di Generali nel ramo danni cinese

Entro pochi giorni si saprà l'esito della gara lanciata da China national petroleum coporation per la cessione del 51% di Generali Insurance China, lanciata nel 2007 insieme alla compagnia triestina (in minoranza). Finora la crescita è stata limitata, ma le potenzialità del mercato sono enormi


22/12/2023 14:41

di Andrea Deugeni - Class Editori

settimanale
Philippe Donnet, ceo di Generali

Il 28 o il 29 dicembre, secondo fonti di mercato, Cnpc, China national petroleum corporation, dovrebbe chiudere l’asta e aprire le buste per vedere quanti e quali soggetti hanno preso effettivamente parte alla gara per le vendita della quota di maggioranza (51%) di Generali China Insurance, attiva nel ramo danni.

La gara, avviata nel novembre scorso con la supervisione della China Banking and Insurance Regulatory Commission, riguarda la compagnia creata nel 2007 da Generali con il colosso petrolifero pubblico cinese per sbarcare nel secondo mercato danni più grande del mondo, comparto che cresce a doppia cifra, ma che finora ha dato pochissime soddisfazioni.

Se quella di Trieste sarà l’unica offerta, l’assegnazione dovrebbe chiudersi in una decina di giorni, fermo restando che per arrivare al closing occorrerà attendere le approvazioni delle autorità di mercato coinvolte. Nel caso in cui i pretendenti dovessero essere più d'uno, la procedura prevede un’asta finale entro 30 giorni dopo la verifica di conformità dei requisiti di ciascuna offerta.

A Trieste le bocche sono cucite sull’ammontare della proposta per conquistare un gruppo che nel 2022 ha realizzato solo 167 milioni di euro di ricavi, ma che opera in un mercato dalle grandi potenzialità.

Con il colosso energetico cinese, Generali, che è guidata dal ceo Philippe Donnet, ha in piedi dal 2002 Generali China Life Insurance, jv paritetica da 3,2 miliardi di euro di fatturato che opera nel ramo vita. Alla compagn ia triestina, il 2024 dovrebbe portare altre sostanziose novità.

Entro il primo trimestre è atteso il disco verde dell’Antritrust europeo all’acquisizione (da Liberty Mutual) della compagnia danni Liberty Seguros, operazione da 2,3 miliardi di euro messa a segno da Donnet a giugno con cui Generali ha messo le mani su un portafoglio premi di oltre 1,2 miliardi in Spagna, Portogallo e Irlanda. Il file è arrivato sul tavolo dei funzionari di Bruxelles a inizio dicembre.

Intanto ieri, dopo i via libera della BaFin, la Consob tedesca, e delle autorità locali garanti della concorrenza, il Leone ha perfezionato in Germania la cessione siglata a maggio di Generali Deutschland Pensionskasse (Gdpk) a Frankfurter Leben (Fosun International). La compagnia ha fatto sapere che, al netto delle imposte, l’operazione genererà a livello consolidato 300 milioni di utile da cessione.(riproduzione riservata)


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