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Binance apre a Lecce la sede italiana della criptoborsa

Meno di due mesi fa, il 22 marzo, è stata iscritta al registro delle imprese del capoluogo salentino Binance Italy srl, propaggine italiana della piattaforma fondata dall'imprenditore canadese di origine cinese. Capitale sociale di 50mila euro, controllata al 100% da una delle tre società irlandesi di Binance


13/05/2022 15:52

di Pierluigi Mandoi - Class Editori

settimanale
Changpeng Zhao

Non si sa se il fondatore di Binance, CZ (al secolo Changpeng Zhao) sia un amante del Negramaro, dei pasticciotti o del mare del Salento. Però sappiamo che, per la sede legale in Italia della più grande borsa crypto per volume di transazioni, la scelta di CZ è caduta proprio su Lecce. Meno di due mesi fa, il 22 marzo, è stata iscritta al registro delle imprese del capoluogo salentino Binance Italy srl, propaggine italiana della piattaforma fondata dall'imprenditore canadese di origine cinese.

Capitale sociale di 50mila euro, controllata al 100% da una delle tre società irlandesi di Binance, l'amministratore unico è David Princay, country manager dell'azienda per Francia e Italia. Ma l'arrivo di Binance in Salento è stato decisamente sotto traccia. L'indirizzo indicato come sede legale corrisponde a un condominio in una zona residenziale fuori dal centro storico, tra un negozio di ricambi per elettrodomestici e uno di abbigliamento. Sul citofono nessuna targhetta con sopra scritto Binance e i vicini di casa dichiarano di non aver mai sentito parlare della società. Tantomeno di aver avvistato CZ.

Inoltre non sembra che Binance abbia coinvolto gli amministratori locali nei suoi piani per la città pugliese: l'assessore comunale con delega all'agenda digitale e all'innovazione tecnologica, Christian Gnoni, ha detto di non essere a conoscenza di progetti della città insieme alla borsa crypto, e una risposta analoga è arrivata dall'assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci. In ogni caso, quali siano le ragioni della scelta di Lecce – che potrebbe anche avere a che fare con la ricerca di fondi pubblici, come quelli del piano TecnoNidi dedicato alle imprese tecnologiche innovative – di certo c'è che Binance fa sul serio con l'Italia.

Dopo aver incontrato il sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano alla Farnesina, CZ ha detto che la società farà domanda per essere registrata all'«anagrafe delle crypto» operativa dal 18 maggio. Ma a breve avrà già la prima grana da risolvere: il 15 settembre a Milano ci sarà la prima udienza della class action contro Binance di un gruppo di investitori che chiede il risarcimento dei danni per l'impossibilità di accedere ai futures sulla piattaforma. (riproduzione riservata)


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