Con una mossa a sorpresa la People's Bank of China ha tagliato il loan prime rate a cinque anni, ovvero un tasso di riferimento sui prestiti che influenza il prezzo dei mutui, mentre ha lasciato invariato il tasso a un anno. La decisione è probabilmente finalizzata a sostenere la ripresa del mercato immobiliare alleggerendo la pressione sugli acquirenti. Tuttavia il rischio è di appesantire ulteriormente la pressione sui margini delle banche cinesi.
Il loan prime rate a cinque anni, un tasso di riferimento che determina il prezzo dei mutui, è stato tagliato di 25 punti base, dal 4,2% al 3,9%, mentre quello a un anno, un tasso di riferimento per i prestiti basato sul mercato, è stato lasciato invariato al 3,45%. Si tratta della piu' grande riduzione messa in atto dalla People's Bank of China dell'Lpr a cinque anni da quando la PBoC ha scelto questo tasso come parametro di riferimento per i nuovi prestiti bancari. Il taglio è stato anche il primo da giugno 2023. Il loan prime rate cinese viene fissato mensilmente da 18 banche commerciali del Paese. Solo due giorni fa la la Banca centrale cinese ha mantenuto invariato il tasso di finanziamento a medio termine, il medium-term lending facility, il linea alle attese.
«Sebbene in passato si siano verificati tagli all'Lpr, è sempre stato tagliato il tasso di riferimento a 1 anno, mentre quello a cinque anni veniva lasciato invariato», osserva un analista della banca Ing, sottolineando che questa decisione è sempre stata giustificata dalla PBoC con la necessità di preservare i margini di interesse netti delle banche, dato che l'Lpr a 5 anni viene utilizzato come tasso di riferimento per i mutui. «È la prima volta da quando la Banca centrale cinese ha deciso di designare l'Lpr come tasso di riferimento nel 2019 che la PBoC taglia il tasso a cinque anni e lascia invariato quello a un anno», proseguono gli economisti, segnalando che la riduzione di 25 pb dell'Lpr a cinque anni è la più forte mai registrata.
«Il taglio del tasso di riferimento a 5 anni è probabilmente finalizzato a sostenere la ripresa del mercato immobiliare e potrebbe migliorare l'accessibilità per gli acquirenti grazie ad una riduzione dei tassi ipotecari», aggiungono. «Tuttavia, le banche cinesi sono già sotto pressione a causa dei margini di interesse netti che sono sui minimi storici dal terzo trimestre del 2023», spiegano da Ing, «e sono anche state incaricate di estendere i prestiti per aiutare i costruttori immobiliari in difficoltà». In questo contesto, «l'allentamento dell'Lpr a 5 anni potrebbe appesantire ulteriormente i margini delle banche cinesi».
Nel frattempo, con un'inflazione bassa e uno slancio economico ancora debole a inizio 2024, gli economisti si aspettano che la politica monetaria della PBoC rimarrà accomodante ancora per qualche tempo. «C'è spazio anche per un taglio dell'Lpr a un anno nel breve termine, ed è possibile che venga messa in atto un'altra riduzione del coefficiente di riserva». Inoltre, «se le Banche centrali globali dovessero iniziare a tagliare i tassi nel corso dell'anno, probabilmente la PBoC procederà nella direzione di un ulteriore allentamento monetario», concludono.