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Msc punta alla Turchia, trattative per acquistare Global Ports

Il primo gruppo mondiale dello shipping che fa capo alla famiglia Aponte vuole investire nei porti crocieristici del gruppo del turco Mehmet Kutman che è in difficoltà finanziarie. Msc ha beneficiato dell'aumento dei noli marittimi, mentre il mercato delle crociere sta riprendendosi dopo la pandemia


16/06/2022 15:34

di Nicola Capuzzo - Class Editori

settimanale
Gianluigi Aponte, fondatore e numero uno di Msc

Mediterranean Shipping Company (Msc) starebbe valutando l'acquisto della quota di controllo in Global Ports Holding, società turca che controlla e opera in diversi terminal crociere in giro per il mondo, e in Italia è presente nei porti di Catania, Taranto, Crotone e Cagliari.

Il gruppo ginevrino fondato da Gianluigi Aponte, in corsa per l'acquisto di Ita Airways (ex Alitalia) insieme a Lufthansa, avrebbe già avuto colloqui esplorativi finalizzati a un possibile accordo per rilevare l'azienda del turco Mehmet Kutman che in Italia ha da poco nominato Raffaella Del Prete come direttore generale.

Il titolo della società turca alla borsa di Londra è sceso di circa un terzo negli ultimi 12 mesi, con una capitalizzazione attuale di circa 53 milioni di sterline (63 milioni di dollari). Grazie a un eventuale accordo con Msc l'azienda potrebbe cercare di ridurre il proprio debito che a fine marzo ammontava a 435 milioni di dollari.

Global Ports gestisce 26 porti crocieristici in 14 diversi Paesi del mondo e si sta riprendendo dall'impatto delle restrizioni ai viaggi, comprese le crociere, conseguenti alla pandemia di Covid-19. La società è appena tornata in attivo nei 12 mesi conclusi al 31 marzo scorso. Approfondimenti sarebbero in corso e non ci sarebbe certezza assoluta che arriverà o meno un'offerta di Msc.

La Turchia sta tornando, in conseguenza alla guerra in Ucraina, ad avere una posizione centralissima anche negli scambi commerciali all'interno del Mediterrano e in particolare con il Porto di Trieste, dove Msc opera attivamente.

Global Ports Holding è solo l'ultimo dossier sul quale sta lavorando il gruppo Msc che negli ultimi due anni ha fatto il pieno di profitti grazie in particolare al caro-noli nel trasporto marittimo di container. Dopo aver messo le mani su Bolloré Africa Logistics (per 5,7 miliardi) ed essere entrato nel Gruppo Moby (mettendo sul piatto almeno 80 milioni di euro), il gruppo di Aponte sta definendo l'offerta per rilevare (insieme a Lufthansa) anche la compagnia aerea Ita Airways.

A Genova, a margine del primo Clia Europe Summit, il presidente esecutivo di Msc Crociere, Pierfrancesco Vago, a MF-Milano Finanza ha detto che «attualmente il tasso di riempimento delle navi è a oltre il 70%» ma «la curva delle prenotazioni è molto sotto data» rispetto alla partenza.

«La crociera funziona ed è molto richiesta perché da una parte ti riporta a uscire di casa e dall'altra perché ha ancora un vantaggio economico importante» rispetto ad altri tipi di vacanze. L'attuale trend di prenotazioni sotto data non consente in questo momento di riempire completamente le navi ma grazie a «tecnologia e digitalizzazione siamo in grado d'accogliere e supportare la domanda anche dell'ultimo minuto.

Molti crocieristi prenotano direttamente la vacanza su sito o tramite call center. Con la tecnologia stiamo supportando questa domanda che è impazzita, in alcuni momenti è superiore a quella del 2019». Per un completo ritorno alla normalità e un totale riempimento delle navi per Vago bisognerà aspettare il 2023. (riproduzione riservata)


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