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Azienda Finanza

Nasce Exetra per vendere più made in Italy nel mondo

L'iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo e da una boutique di consulenza nell'export finance è finalizzata ad aiutare soprattutto piccole e medie imprese, comprando i loro prodotti e/o tecnologie per poi individuare i compratori interessati sui mercati internazionali. Un focus particolare sarà sui mercati asiatici e mediorientali, dove Intesa sta spingendo in modo particolare


11/10/2019 13:56

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Sergio Castelbolognesi, ceo di Exetra

«La nostra ambizione è rendere Exetra il punto di riferimento di tutti i diversi soggetti che operano a favore del commercio estero in Italia, siano essi aziende o soggetti istituzionali. Con Exetra vogliamo fare sistema e così dare una risposta concreta alle aziende italiane che si confrontano quotidianamente con competitor provenienti da nazioni dove il sistema Paese è la chiave vincente in un contesto di mercato globale».

Con questa ambiziosa dichiarazione, Sergio Castebolognesi ha presentato oggi Exetra, di cui è ceo, una nuova iniziativa sponsorizzarta da Intesa Sanpaolo, che è il socio di maggioranza, finalizzata a promuovere l’acquisto e nella vendita di prodotti italiani sui mercati esteri, favorendo soprattutto l’internazionalizzazione delle imprese, in particolare Pmi.

Exetra, in sostanza, venderà i prodotti del Made in Italy curando le fasi di commercializzazione, marketing e promozione presso le controparti estere, si propone quindi di avere un ruolo molto diretto e attivo nell'incentivare i flussi commerciali. Opererà acquistando principalmente beni e tecnologie prodotti in Italia da piccole e medie imprese per poi collocarli sui mercati internazionali.

L'ambizione espressa Castebolognesi si fonda su due presupposti: da un lato la sua pluriennale esperienza nell’export finance maturata nel gruppo Fineurop Soditic, partner storico di Intesa Sanpaolo nelle attività di confirming, e nella facilitazione di relazioni commerciali di grandi gruppi industriali soprattutto con Turchia, Sudafrica, Israele e Iran, e dall'altra parte con il peso di un socio di maggioranza come Intesa Sanpaolo, la cui rete di relazioni e di presenza in 5 continenti è la più importante del sistema Italia. 

L'enfasi sugli aspetti legati all'internazionalizzazione delle imprese italiane e alla presenza diretta nel mondo della stessa banca è tra l'altro uno dei cardini del piano industriale strategico della gestione di Carlo Messina, il ceo del gruppo Intesa. 

Per Castelbolognesi che nel 2015, dopo aver lasciato Fineurop Soditic, ha fondato la sua società di consulenza, Scb Matra, si tratta di un notevole salto di qualità dell'attività.

«Con questa iniziativa il Gruppo Intesa Sanpaolo incrementa l’offerta di strumenti a disposizione delle imprese, favorendone ulteriormente l’internazionalizzazione e l’accesso a nuovi mercati. Grazie alla competenza delle nostre strutture in termini di analisi, capacità di networking sulle principali piazze estere ed esperienza nelle garanzie internazionali e nei sistemi di pagamento avanzati, mettiamo il sistema produttivo italiano nelle migliori condizioni per affermarsi e competere ad alti livelli anche in nuovi mercati,» ha promesso Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo che fa parte della Divisione Banca dei Territori, ed è presidente di Exetra.

Del consiglio di amministrazione della nuova entità fanno parte, oltre a Testa e Castebolognesi, Stefano Favale, responsabile della Direzione Global Transaction Banking (Divisione Corporate & Investment Banking), Francesco Domenico Introzzi e Daniele Fulvio Pastore.

 

 


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