La Cina si conferma sempre di più un mercato strategico per le imprese italiane, come dimostrato dai dati sull’interscambio commerciale che nel 2022 ha raggiunto quota 74 miliardi di euro, con una crescita del 36% su base annua. In particolare, grande importanza è ricoperta dagli scambi bilaterali con Shanghai, pari a 16,1 miliardi di dollari nel 2022, valore che garantisce all’Italia il primo posto tra i Paesi dell’Ue.
Proprio su questa consapevolezza è stata strutturata la 12esima edizione della cerimonia dei Panda d’Oro che vuole premiare il lavoro e le strategie d’impresa oltre che i risultati che le aziende italiane hanno saputo portare avanti nella loro attività in Cina, e soprattutto nell’area di Shangai.
All’evento, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia e del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, e con la partnership media di Class Editori, hanno partecipato oltre 530 tra aziende, imprenditori, soci e amici della Camera nonché i rappresentanti di istituzioni italiane e cinesi. Tra questi l’Ambasciatore d’Italia in Cina, S.E. Massimo Ambrosetti e la Vicedirettrice dello Shanghai Commission of Commerce, Mme. Zhu Yi; come anche la Console Generale d’Italia a Shanghai, Tiziana D’Angelo e il Direttore dell’istituto per il Commercio Estero, Gianpaolo Bruno.
Le 15 aziende premiate
Le protagoniste assolute della serata sono state però le 22 aziende italiane che hanno partecipato alla gara, di cui 15 sono state premiate in 10 diverse categorie. Il premio Made in Italy è stato assegnato a GbMax, che dal 2007 commercializza i prodotti MaxMara in Cina, rappresentando un esempio di qualità italiana nel settore della moda.
Nella categoria Resilienza, dedicata alle aziende italiane che hanno perseguito risultati proficui nonostante le turbolenze dell’ambiente commerciale condizionato dalla pandemia, sono state premiate ben tre aziende: Bracco Sine Pharmaceutical, Faam China e Savino del Bene.
Nella Gestione della Crisi ha invece trionfato l’azienda agroalimentare Isu, in quanto dopo aver perso metà della base clienti a causa del blocco di Shangai è riuscita da giugno 2022 ad aprile 2023 a ricostruire la sua quota di mercato pre-lockdown.
Anche il Panda d’Oro per l’Innovazione è stato assegnato in ex-aequo a tre aziende: Comau (parte del gruppo Stellantis), Icona Design Group, specializzato nella produzione di veicoli a guida autonoma, e Pirelli che ha aperto il «Pirelli APAC R&D Innovation Center» a Yanzhou, nella provincia dello Shandong.
Ad aggiudicarsi Il premio Responsabilità Sociale d’Impresa è stata l’Eni, ormai da tempo un’azienda leader nella transizione energetica e alla continua ricerca della trasformazione delle risorse tradizionali in bio e green power.
La categoria Migliore piccola-media impresa è stata vinta da due aziende localizzate nell’area di Suzhou, la Carel e la Pelliconi. La prima si occupa di soluzioni di controllo per aria condizionata, refrigerazione e riscaldamento mentre la seconda produce tappi per l’industria agroalimentare.
Nell’edizione di quest’anno sono state inoltre aggiunte due nuove categorie, ossia Educazione e Formazione per cui è stata premiata la Nuova Accademia delle Belle Arti e Miglior posto di Lavoro che ha visto trionfare l’azienda specializzata in risorse umane Kilpatrick.
Infine del Panda d’Oro 2023 vero e proprio è stato insignito il gruppo Radici, fornitore mondiale di poliammide e poliestere, che puntando su ricerca e sviluppo ha aumentato del 17% la sua profittabilità e reso il 2022 il suo anno migliore.
A tutti questi premi per aziende italiane è stato infine affiancato un riconoscimento dedicato all’Amicizia con un’azienda cinese riconosciuto alla Hantang Culture, uno dei gruppi media e di comunicazione leader in Cina, che collabora da anni con molti brand del Made in Italy e con la Fondazione Altagamma, di cui è diventato il primo International Honorary Member. (riproduzione riservata)