Un primo chip ce lo ha messo Mediaset, rilevando l'1% attraverso la controllata attiva nel venture capital. Ma il vero balzo dimensionale Satispay lo farà adesso con l'arrivo di nuovi soci di peso e caratura internazionale. La piattaforma di pagamenti mobile creata nel 2013 da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, e operativa dal 2015, ha definito un piano di rafforzamento patrimoniale per un ammontare complessivo di 93 milioni tra aumento di capitale (68 milioni) e cessione di azioni da parte di alcuni azionisti finanziari (25 milioni).
A scommettere sulle potenzialità della società che ha sede a Milano, nel quartiere Isola, sono big del fintech e del business digitale. Perché tra i sottoscrittori principali dell'operazione vi figurano il colosso cinese Tencent, proprietario tra gli altri asset di WeChat, nonché azionista al 10% del leader mondiale Universal Music (controllato da Vivendi) e Square, la società che gestisce un sistema di pagamento tramite telefono cellulare lanciata da Jack Dorsey, il fondatore di Twitter.
Oltre a questi due nuovi soci fintech hanno deciso di scommettere su Satispay anche Tim e Lgt, ovvero il family office della famiglia regnante del Liechtenstein che ha asset under management per 235,3 miliardi di dollari (dato a fine 2019). Dall'azionariato di Satispay uscirà invece Banca Iccrea che ha il 10%.
Con questa nuova ricapitalizzazione gestita dall'advisor finanziario Jefferies e dallo studio legale Cleary Gottlieb, la piattaforma avrà una valutazione pre-money di 180 milioni: dato che salirà a 248 milioni con l'aumento di capitale. Mentre salgono a 110 i fondi raccolti dalla fondazione della start-up. Capitali che serviranno per il consolidamento sul mercato italiano e lo sviluppo internazionale, dopo lo sbarco in Lussemburgo e in Germania
Il progetto di Satispay tutt’oggi conta su 1,3 milioni di utenti attivi e 120 esercizi commerciali convenzionati e che a fine luglio ha visto è passato gestire 13,2 milioni di transazioni per un controvalore totale 254,3 milioni. Satispay, tra l’altro, dopo aver concluso nell’autunno del 2018 un round di raccolta da 15 milioni: avevano partecipato tra gli altri Iccrea Banca, ora primo socio, Endeavor Catalyst, Greyhound Capital, Banca Valsabbina, Sparkasse e Banca di Piacenza. (riproduzione riservata)