La pandemia rallenta, ma non ferma l’attenzione di Neosperience sulla Cina. “L’impossibilità di accogliere i turisti ha temporaneamente frenato gli ambiziosi progetti già avviati con Tencent/WeChat; tuttavia abbiamo registrato con soddisfazione l’interesse da parte di numerosi nuovi clienti italiani - in particolare nei settori vitivinicolo e design/arredamento – che hanno scelto di approfittare di questo momento storico per rinnovare e completare gli investimenti digital verso i mercati del Far East”, spiega la società quotata sul mercato Aim Italia che opera come software vendor.
Nei sei mesi Neosperience ha registrato un utile netto di gruppo pari a 234 migliaia di euro, in significativo incremento rispetto al semestre precedente (+24,5%), così come l'utile al lordo degli interessi di terzi.
I ricavi consolidati - spiega una nota - sono pari a 8,8 milioni di euro (+23% rispetto ai 7,1 milioni di euro al 30 giugno 2020), grazie all'acquisizione di numerosi nuovi clienti (oggi oltre 700, rispetto ai 200 del 2019), e al contributo delle società Myti S.r.l. e ADChange S.r.l. entrate a far parte del perimetro di consolidamento nel corso del secondo semestre 2020.
L'Ebitda, spiega una nota, si è attestato a 3,114 milioni, con un significativo incremento del 27,3% rispetto all'analogo valore del 30 giugno 2020, con un'incidenza del 35,5% sui ricavi, sempre molto elevata grazie al rilevante contributo delle attività scalabili.
“Il primo semestre dell’anno ha visto un’ottima evoluzione delle nostre attività che si è riflessa in una significativa crescita dei risultati finanziari, in forte incremento rispetto al primo semestre 2020”, ha commentato il presidente Dario Melpignano.
Lo scorso dicembre attraverso la controllata Value China ha siglato una partnership strategica con ByteDance, per permettere alle imprese italiane di promuoversi su Tik Tok. Negli ultimi anni, infatti, le app di brevi contenuti video, prime fra tutte TikTok e la controparte cinese Douyin, hanno registrato una diffusione crescente e la crisi del Covid-19 non ha fatto altro che accelerarne la crescita. In Cina 7 utenti di telefonia mobile su 10 utilizzano attivamente le piattaforme di short video. L’intesa seguiva una serie di accordi siglati con altri colossi cinesi, tra cui Tencent, società proprietaria dell’App WeChat. (riproduzione riservata)