I cinesi di Tencent entreranno in Universal Music Group (Umg). Vivendi ha avviato una trattativa preliminare con il gigante cinese di internet, Tencent Holdings, per un investimento strategico in Universal Music Group. La società francese attiva nel campo dei media e delle comunicazioni ha puntualizzato che i colloqui riguardano la cessione di una partecipazione del 10% del capitale azionario di Umg a un valore d'impresa di 30 miliardi di euro.
Tencent disporrà di un'ulteriore opzione d'acquisto per una quota supplementare del 10% allo stesso prezzo e alle medesime condizioni. "Vivendi desidera esplorare una cooperazione rafforzata che potrebbe aiutare Umg a cogliere le opportunità di crescita offerte dalla digitalizzazione e dall'apertura a nuovi mercati", ha dichiarato il gruppo media francese che punta a creare valore per sé e per Tencent tramite questa partnership.
Inizialmente, a luglio dello scorso anno, Vivendi aveva annunciato che stava considerando di cedere fino al 50% di Umg, ma aveva escluso un'offerta pubblica. All'epoca, la società aveva previsto che l'operazione sarebbe stata lanciata in autunno per essere completata entro 18 mesi e aveva spiegato che la vendita di una partecipazione in Universal Music Group l'avrebbe aiutata a raccogliere fondi per un buyback o eventuali acquisizioni.
La transazione è soggetta a due diligence e Vivendi intende proseguire il processo di vendita di altre quote di minoranza di Universal Music Group ad altri potenziali partner. Una mossa che piace al mercato. Alla borsa di Parigi il titolo del gruppo francese che fa capo a Vincent Bolloré segna un progresso del 6,96% a 25,65 euro dopo aver toccato un massimo intraday nelle prime battute a quota 26,15 euro, mentre l'indice Cac40 sale dello 0,71%.
"I colloqui di Vivendì con Tencent per la vendita del 10% in Universal Music Group sono ben accolti dal mercato, anche se la partecipazione iniziale è inferiore alle aspettative e la valutazione implicita di 30 miliardi di euro di Umg al di sotto della parte alta del range", hanno commentato gli analisti di Citi.
Infatti, "sebbene non vi sia alcun dubbio che l'equity value implicito sia superiore a quello attualmente implicito nel prezzo di mercato, circa 25 miliardi di euro, è anche al di sotto della fascia alta del range", fissato dai più ottimisti tra 30 e 40 miliardi di euro. "Ciò suggerisce solo 3 miliardi di euro di potenziale buyback rispetto alle aspettative di oltre 10 miliardi di euro", hanno stimato gli esperti di Citi.
Detto questo, dal punto di vista di Vivendi "questo è un deal fantastico, anche se la collaborazione strategica non produce alcun beneficio significativo", hanno precisato a Citi. E per quanto riguarda Tencent "avere una partecipazione in una delle tre grandi etichette musicali gli offrirà spunti strategici su come l'industria potrebbe svilupparsi dal punto di vista dell'importante business a monte". (riproduzione riservata)