Il 2020 sarà l’anno del 5G Italia con il massiccio lancio dei primi servizi commerciali. «Sarà un contributo significativo allo sviluppo dell’Internet delle cose», sottolinea Hu Kun, presidente di Zte Western Europe e amministratore delegato di Zte Italia. La penisola è una delle priorità per il colosso cinese della tecnologia, insignito dei China Awards 2018 nella categoria Top Investment in Italy.
Negli ultimi tre anni la società ha investito 200 milioni di euro nel Paese, di cui 20 milioni destinati ai centri per la formazione, la ricerca e l’innovazione nel campo del 5G, in collaborazione con l’università di Tor Vergata e con l’Aquila, e da ultimo al nuovo centro per la cyber sicurezza inaugurato lo scorso maggio a Roma. «Consideriamo l’Italia uno dei mercati più strategici in Europa, anche per ecosistema equo e amichevole creato dal governo», aggiunge il top manager, «Intendiamo incrementare il nostro business nel Paese e diventare un player sempre più solido». Gli investimenti, aggiunge, contribuiranno all’economia nazionale, lo sforzo andrà in questa direzione.
Nel prossimo futuro Zte ha intenzione di continuare a contribuire allo sviluppo della tecnologia 5G nella penisola collaborando a stretto contatto con partner sia pubblici sia privati. Recentemente ha presentato il 5G Core Technology Trend White Paper, un libro bianco in cui viene svolta un’analisi approfondita dei problemi e delle sfide che investono il settore 5G, mettendo a fuoco le tendenze che caratterizzeranno lo sviluppo di questa tecnologia dal punto di vista dei network di base. Di ottobre è invece l’intesa con il service provider Go Internet per la fornitura di stazioni base 5G-ready che saranno utilizzate, in un primo momento, per completare la migrazione dalla tecnologia Wimax alla tecnologia LTE della rete presente nella regione Marche.
Il secondo ambito di interesse è quello delle smart city. Le «città intelligenti» sono «uno dei principali scenari per l’internet delle cose e contribuiranno allo sviluppo del 5G», sottolinea Hu Kun, «Alla fin fine compito della tecnologia è portare benefici alle persone, garantendo servizi pubblici e privati». Le smart city «sono il veicolo perfetto per garantire molti servizi pubblici», aggiunge il top manager della multinazionale di Shenzhen, «Zte sta quindi puntando su progetti anche in questo settore».
A livello globale, nei primi nove mesi dell’anno, Zte ha registrato un fatturato operativo di 64,24 miliardi di yuan, pari a circa 8,2 miliardi di euro, con un incremento del 9,3% su base annua. (riproduzione riservata)