Aeroporti di Roma punta alla crescita in Cina e per farlo rafforza la collaborazione con Ctrip. La controllata del gruppo Atlantia, in occasione del TTG Travel Experience di Rimini, ha dato concretezza all'intesa con il più importante tour operator on line cinese, "per far scoprire ai passeggeri cinesi la facilità di viaggiare in Italia attraverso Fiumicino come porta d’accesso". Con l'intesa il gestore dello scalo romano intende intercettare i viaggiatori d'oltreMuraglia evidenziando sul sito Ctrip le opportunità offerte dall'arrivo a Roma.
Negli ultimi anni Adr ha indirizzato la strategia di ingaggio dei turisti cinesi attraverso la promozione dell'offerta retail. All'interno dello scalo ha introdotto la segnaletica in lingua,sistemi di pagamento digitali come Alipay e WeChat Pay, oltre alla possibilità di fare acquisti con la carta di credito cinese Union Pay. Nella Tax Free Mall dell’aeroporto il luxury shopping viene inoltre applicato uno sconto diretto dell’IVA del 22%.
"Stiamo registrando un vero e proprio boom di passeggeri da e per la Greater Cina tanto che nei recenti mesi estivi abbiamo avuto una crescita di passeggeri del 30% rispetto ai medesimi mesi dello scorso anno e contiamo di superare entro la fine del 2019 la soglia dei 900 mila passeggeri”, ha spiegato Fausto Palombelli, Chief Commercial Officer di Adr intervenuto alla Fiera assieme alla general manager of destination Marketing di Ctrip, Amanda Wang.
Per il manager informare i passeggeri delle caratteristiche dell'offerta , "diventa un elemento vincente di segmentazione". La controllata Atlantia si attende per i prossimi anni un aumento dei passeggeri individuali e meno gruppi. L'intenzione è quindi cavalcare il nuovo trend di spostamento dei viaggiatori dalla Cina. "Rivedo nel mercato cinese l'evoluzione di quello giapponese caratterizzato all'inizio da gruppi per poi evolvere in viaggi individuali alla scoperta di mete dove rivivere il lifestyle italiano”, ha aggiunto.
Lo scalo punta a vincere la concorrenza internazionale con altri aeroporti. Per questo assieme a Convention Bureau , l’Enit e al Campidoglio si sta muovendo per promuovere un “sistema Roma per la Cina”. Il calendario guarda al 2020 anno del turismo Italia-Cina.
“Speriamo venga rinnovato a breve il bilaterale aeronautico per aumentare i voli diretti" è l'auspicio di Palombelli. Il numero ideale da raggiungere, allo stato attuale del mercato, spiegano fonti del settore a Class Editori, è di 70 frequenze settimanali. Anche se l’obiettivo vero è avvicinarsi a quota 100 frequenze, come già Francia e Germania .
Per Stefano Fiori, vicepresidente del Convention Bureau Roma e Lazio "aver avviato negli scorsi anni un dialogo coeso con questo nuovo mercato ci mette in una posizione privilegiata, ed ora che Adr ha moltiplicato ulteriormente le rotte verso la Cina, possiamo ambire alla diversificazione dell’offerta perché la segmentazione in atto nel mercato cinese ci pone di fronte ad un turista nuovo, che apprezza il Made in Italy e che si affaccia, oltre che al lusso, alla meeting industry”. (riproduzione riservata)