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Ams Ferrari vince la gara in Uzbekistan con l'export credit

L'azienda modenese leader nella fornitura di impianti per l'imbottigliamento si è così assicurata la fornitura di un impianto da 2,5 milioni di valore a un birrificio del paese asiatico, uno dei grandi snodi sulle Nuove Vie della Seta. La formula messa a punto dall'agenzia per l'assicurazione del credito consente di finanziare a condizioni agevolate il compratore, rendendo più competitiva l'offerta


10/01/2020 12:32

di Stefano Catellani - Class Editori

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Lorenzo Adani, presidente e ceo di Ams Ferrari

Un impianto per il riempimento e confezionamento di birra da 2,5 milioni di euro: è la fornitura che uno dei leader mondiali di settore, la Ams Ferrari di Modena, si è aggiudicata in Uzbekistan, grazie a un finanziamento compratore concesso da Sace Simest, il polo dell'export e dell'internazionalizzazione del gruppo Cdp.

Sace ha assicurato e organizzato il finanziamento concesso all'azienda uzbeka per l'acquisto della linea realizzata da Ams Ferrari. In questo modo, il compratore, il cliente uzbeco, ha ottenuto un finanziamento a condizioni vantaggiose, che ha reso più competitiva l'offerta commerciale italiana, che ha vito la commessa.

L' Express Buyer Credit è il nome del prodotto attraverso il quale Sace assicura i finanziamenti, concessi dalle banche alle aziende estere, finalizzati all'acquisto di prodotti e servizi italiani. Il taglio contenuto delle operazioni, che deve essere inferiore a 10 milioni di euro, consente una gestione autonoma della documentazione da parte della banca finanziatrice, procedure semplificate e una maggiore rapidità nei tempi di erogazione del servizio.

Per le caratteristiche di rapidità e innovazione, l'operazione organizzata da Sace è stata premiata come deal of the year per le pmi all’Annual General Meeting 2019 della Berne Union, l’associazione internazionale che riunisce le istituzioni attive nel supporto al export credit e nell’assicurazione degli
investimenti esteri. 

Il fascino delle tecnologie sviluppate nella Motor Valley è evidente partendo dai nomi dei sistemi di riempimento: Formula 1,Testa Rossa, come la mitica vettura di Maranello, e GranPrix, ma  Ams Ferrari che realizza soluzioni per i prodotti più diversi: soft-drink, olii alimentari e lubrificanti, oltre ai classici liquidi come acqua gassata e non gassata, vino, vino spumante, liquori e succhi.

Con quasi un secolo di storia alle spalle, Ams Ferrari, guidata dal presidente Lorenzo Adani, realizza un fatturato che in questi anni si è avvicinato ai 15 milioni di euro e sviluppa una strategia di crescita che combina creatività e innovazione tecnologica, realizzando linee di imbottigliamento apprezzate in tutto il mondo.

Ams Ferrari, infatti, ha ottenuto recentemente, con il supporto di Sace Simest, due finanziamenti a tasso agevolato per la partecipazione a fiere internazionali, per valutare nuove opportunità negli Emirati Arabi Uniti, in Algeria, in Myanmar e in Russia.

«Il nostro rapporto con Sace Simest è ormai consolidato, ma oggi la collaborazione è stata resa ancora più fluida grazie al team dedicato alle pmi come noi. Poter contare su un confronto diretto e immediato con il nostro export coach è stato fondamentale per concretizzare questa opportunità,» ha spiegato Adani.

L’Uzbekistan, uno dei paesi dell'Asia centrale che sta beneficiando degli investimenti cinesi nel quadro della Belt&Road Initiative ha fimato con l'Italia nel maggio scorso un accordo di cooperazione bilaterale per la creazione di ulteriori condizioni di sviluppo delle relazioni economiche e commercialie favorire gli investimenti diretti.

Nel 2018 l’export italiano verso il mercato uzbeko ha registrato un incremento  del 90% per un valore di  320,6 milioni di euro, grazie soprattutto al settore tessile, mentre nei primi nove mesi dell'anno scorso l'export di made in Italy è rimasto stabile a 232 milioni di euro, nonostante la quota di macchinari verso il paese asiatico sia cresciuta del 30%. Si è ridotto invece l'export di mobili, che comunque rappresenta un decimo in valore dei macchinari

I principali settori di interesse per l’export italiano sono i  beni di consumo, la  meccanica strumentale, l’impiantistica e l’elettronica. «I consumatori e gli operatori economici uzbeki sono fortemente attratti dai prodotti Made in Italy,» hanno assicurato all'Ice, «ma la concorrenza internazionale ai prodotti ed alle tecnologie italiane è durissima.  Il mercato uzbeko premia i prodotti e le tecnologie di fascia media e medio-alta. A trainare la collaborazione economica bilaterale è il tessile».

Gli uzbechi hanno richiesto all'Italia un concreto aiuto per la gestione delle loro free trade zones e lo sviluppo di smart cities e delle infrastrutture regionali, sfruttando la posizione di hub che l’Uzbekistan può giocare nel cuore dell’Asia centrale.

Intanto alla fine di dicembre è stato inaugurato l'ennesimo risultato degli investimenti cinesi: un enorme complesso chimico realizzato da China CAMC Engineering Co., Ltd. e da HQC (Shanghai) Companyche consente al paese di rendersi indipendente dalle importazioni di pvc e soda caustica e anci alimentare un flusso di esportazioni per 40 milioni di dollari.

 


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