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Cresce ancora l'export di abbigliamento e moda cinese

Nel primo trimestre di quest'anno ha raggiunto 66 miliardi di dollari, il 2% in più del trimestre precedente. L'Europa è stata il principale mercato di sbocco con il 27,4% del totale, percentuale sostanzialmente stabile. In confronto al 2019 le esportazioni cinese nel settore sono cresciute del 25%


30/04/2024 18:29

di Matteo Zhu - Class Editori

settimanale

La Cina si riconferma uno dei principali produttori mondiali di moda. Secondo i dati riportati dall’agenzia Xinhua, il gigante asiatico ha registrato nel primo trimestre 2024 esportazioni pari a 66 miliardi di dollari , in crescita del 2% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente. 

L’export dell’abbigliamento si è attestato a 33,8 miliardi di dollari (31 miliardi di euro), in aumento dell’1,4% mentre quello dei tessuti è arrivato a 3,2 miliardi (3 miliardi di euro) in crescita del 2,6%. Le calzature invece sono rimaste flat a 11,6 miliardi di dollari (10,8 miliardi di euro), con un incremento minimo dello 0,2%.

Nel mese di marzo, la Cina ha esportato abbigliamento per un valore di 10,4 miliardi di dollari (9,7 miliardi di euro), il 17,9% in meno rispetto a febbraio. Il calo è attribuibile a una sovra performance del secondo mese dell’anno, quando le crisi della catena di approvvigionamento e la celebrazione dell’anno cinese hanno portato a un aumento degli ordini. In confronto al 2019, però, le esportazioni di marzo sono superiori del 25,1% rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Lo scorso mese il gigante asiatico ha esportato prodotti tessili per un valore di 10,3 miliardi di dollari (9,6 miliardi di euro).

Per area geografica, la quota di mercato delle importazioni cinesi negli Stati Uniti ha raggiunto il 23%, che rappresenta un aumento del 2,2% rispetto al primo trimestre del 2023. In Europa invece ha raggiunto il 27,4%, in leggere crescita dello 0,6%, questa percentuale ha raggiunto il 27,4%, in leggera crescita di sei decimi. In Giappone, invece, la quota di mercato dei prodotti cinesi è diminuita dell’1,6%, a 47,1%. Nello stesso periodo anche le importazioni cinesi sono aumentate del 12,3%, a quota 2,7 miliardi di dollari (2,5 miliardi di euro). (riproduzione riservata)


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