L’India è destinata a diventare il nuovo El Dorado del beauty? Le ultime proiezioni e il sentiment degli analisti sembrano dire di sì. Secondo Euromonitor international, il mercato indiano della bellezza e della cura della persona ha intenzione di continuare a crescere a passo spedito. Se al momento il suo valore è stimato attorno ai 15 miliardi di dollari (14,7 miliardi di euro al cambio corrente), per quest’anno si prevede un incremento del 9,6%, preludio di un’ulteriore impennata nei prossimi anni, sostenuta dalla crescita della classe media.
Le dimensioni totali del mercato sono ancora ridotte rispetto ai grandi protagonisti del settore, come gli Stati Uniti (con un giro d’affari di 102 miliardi di dollari, pari a 100 miliardi di euro) o la Cina (e i suoi 88 miliardi di dollari, pari a 86 miliardi di euro). Tuttavia gli ultimi anni, e il 2021 in particolare, si sono rivelati particolarmente dinamici e vivaci, con una serie di nuove start-up e operazioni strategiche che hanno catturato l’attenzione delle big internazionali.
A lanciare un chiaro segnale riguardo allo state of the art del mercato è stata ad esempio la quotazione sulla borsa di Mumbai dell’e-commerce Nykaa, che nel 2021 è stata valutata attorno ai 14 miliardi di dollari (13,72 miliardi di euro) a partire da un ipo di 720 milioni (705 milioni di euro). Operazione che, tra l’altro, ha reso la sua fondatrice e ceo Falguni Nayar la donna self-made più ricca dell’India. Partendo nel 2012 dal solo online, Nykaa possiede ora più di 110 store multi-brand in India e lavora con più di 4.000 brand sia domestici che internazionali. In piena attività anche il gruppo digital The good glamm, che negli ultimi giorni ha dato il via a una riorganizzazione a seguito delle ultime acquisizioni e delle dimensioni raggiunte.
Anche i colossi del continente sembrano intenzionati a piantare le proprie bandierine in questo mercato ancora in via di consolidamento. Il gruppo Estée Lauder ad esempio ha appena inaugurato una partnership strategica con Nykaa battezzata Beauty&you, per scoprire e sostenere giovani imprenditori e beauty brand indiani. L’Oréal ha ripreso a operare con Lancôme sul territorio indiano cavalcando «la visibile crescita nella domanda di luxury beauty presso uno strato di consumatori indiani», come ha dichiarato Rachit Mathur, general manager per la divisione luxury products di L’Oréal India. Nel report di metà anno 2022, il gruppo ha anche segnalato, in questo mercato considerato emergente, una performance «outstanding», con una crescita per la zona del 23,8%. Nemmeno Lvmh (con L-Catterton) è rimasta con le mani in mano, partecipando a un round di finanziamenti per il giovane brand indiano Sugar cosmetics, che ha raccolto in tutto 50 milioni di dollari.
A conti fatti, le prospettive per il beauty indiano sono benauguranti. Il sentiment degli investitori rimane forte, unito a un alto livello di innovazione e di dinamicità del mercato e allo shift nelle mentalità dei consumatori. Resta da vedere come si muoverà questa industry nei prossimi mesi, e se davvero riuscirà a trasformarsi nella gallina dalle uova d’oro che i grandi beauty brand sperano. (riproduzione riservata)