Moderna ha siglato un accordo con le autorità cinesi per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di medicinali a base di Rna messaggero nel Paese. La società di biotecnologie con sede nel Massachusetts ha siglato un memorandum d'intesa e un relativo accordo di collaborazione per lo sviluppo di farmaci che «saranno esclusivamente per il popolo cinese» e che non saranno esportati, ha dichiarato un portavoce di Moderna a Cnbc, sottolineando che «gli accordi sono incentrati sul rafforzamento della sicurezza sanitaria mirando ai bisogni non soddisfatti e contribuendo all'ecosistema di soluzioni mediche disponibili per i pazienti in Cina». Secondo il notiziario cinese Yicai il valore del primo investimento di Moderna in Cina sarebbe fino a 1 miliardo di dollari.
Dall'inizio della pandemia, Moderna ha siglato diversi contratti per esportare o produrre localmente vaccini Covid in Giappone, Canada, Australia e Kenya, ma quello di ieri rappresenta il primo accordo con la Cina, accordo che tra l'altro riguarda lo sviluppo di farmaci a base di mRna generici e non soltanto vaccini per il Covid. Lo scorso maggio, la società di biotecnologie aveva dichiarato di voler vendere il suo vaccino Covid a mRna alla Cina dopo aver registrato un'entità legale nella seconda economia più grande del mondo, tuttavia la posizione di Pechino si è mantenuta rigida finora, escludendo dal mercato cinese i vaccini realizzati dalle case farmaceutiche con sede negli Usa per dare priorità agli antidoti prodotti 'in casa'.
Moderna utilizza una piattaforma chiamata mRna, per lo sviluppo di nuovi vaccini che possano 'insegnare' alle cellule umane a produrre una risposta immunitaria per contrastare i virus. Uno dei progetti più significativi a cui sta lavorando é lo sviluppo del vaccino contro l'Rvs (virus respiratorio sinciziale) nei pazienti over 60 e i bambini, la seconda coorte maggiormente colpita dal virus. «Questo trattamento sperimentale rappresenta il secondo prodotto uscito dalla nostra piattaforma mRna per il quale presentiamo richiesta di autorizzazione a livello globale» ha spiegato Stephane Bancel, ceo di Moderna.
Ieri, infatti, la societa' ha presentato la richiesta di autorizzazione per l'immissione in commercio del vaccino sperimentale mRna-1345 contro l'Rsv all'Agenzia europea del farmaco e alle omologhe svizzera e australiana. In precedenza aveva gia' presentato la domanda alla Fda statunitense. (riproduzione riservata)