Alpi Aviation guarda alla Cina come il maggiore mercato per i proprie ultraleggeri. L'azienda di Pordenone ha deciso quest'anno di parteciapare alla seconda edizione della Fiera internazionale dell'import a Shanghai. "Siamo molto ottimisti sullo sviluppo della megalopoli", ha spiegato l'amministratore delegato, Massimo Tammaro, intervenendo a uno degli incontri organizzati nel corso dell'expo. Alpi ha esposto nella megalopoli sul fiume Huangpo il suo ultraleggero a quattro posti P-400, un elicottero Syton e il drone Strix.
Nei piani futuri l'azienda, nata a metà degli anni Novanta del secolo scorso su iniziativa di gruppo di costruttori amatoriali, c'è l'avvio di uno stabilimento nella città di Wuxi, dove trasferire parte della capacità produttiva. A spiegarlo, al portale di informazione economico-finanziaria Yicai è stato Li Xia, vicepresidente della China United Investment Holding, partner del produttore del Friuli Venezia Giulia nella Repubblica popolare. Secondo quanto riferito dal top manager non è escluso che a Shanghai possa essere trasferito l'intero centro di ricerca e sviluppo di Alpi.
Il settore della ricerca e sviluppo contribuisce per circa il 3,9% del prodotto interno lordo della municipalità, mentre stando ai dati forniti da Deloitte Touche Tohmatsu, l'industria manifatturiera pesa per poco meno di un terzo. Dati emersi in occasione della Shanghai City Promotion Conference organizzata a margine della Fiera dell'import in particolare per fare pubblicità ad alcune aree chiave dell'hub finanziario cinese, come la Pudong New Area, la zona di libero scambio, l'Hongqiao Business District e la zona per l'innovazione dello Zhangjiang.
Entro il 2020, ha spiegato Tammaro nel corso della conferenza, il mercato cinese dell'aviazione generale dovrebbe superare mille miliardi di yuan. Secondo le statistiche dell'Amministrazione per l'aviazione civile, nel 2018 il numero di velivoli registrati è di 2.415, ossia circa lo 0,54% di tutti gli aerei di aviazione generale in giro per il mondo. La crescita è continua, ma il divario con i Paesi avanzati ancora ampio. I mezzi sono inoltre concentrati per l'80% per usi agricoli, industriali o di addestramento.
"Vogliamo definitivamente entrare nel mercato cinese", ha aggiunto Tammaro, citato dalla stampa locale, e ricordando di aver venduto già migliaia di aerei, "sarà un opportunità per tutti quanti". (riproduzione riservata)