Nell'ambito della missione a New Delhi per la Ministeriale Esteri del G20, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto oggi, insieme al Ministro del Commercio e dell'Industria indiano, Piyush Goyal, un business forum con le principali aziende italiane presenti nel Paese.
Il forum a cui hanno partecipato alcuni dei protagonisti del made in Italia, fra cui Antonio Cammisecra, direttore di Enel Grids, Gianni Bardazzi, presidente di Tecnimont India, Roberto Colaninno, CEO del gruppo Piaggio, Andrea Nardinocchi ceo di Italferr; Pasquale Di Bartolomeo, ad di Leonardo International, Enrico Maria Bagnasco, ad di Telecom Italia Sparkle, Carl Smiley, direttore operativo di India, Asia e Pacifico di Stellantis, Pasquale Salzano,il presidente di Simest e direttore Affari Europei e Internazionali di Cdp, ha consentito di fare il punto sui progetti strategici in corso in India e su quelli futuri, in particolare nei settori della transizione energetica, della connettività e mobilità sostenibile, e della difesa.
A partire dall'interscambio commerciale ha raggiunto il livello record di 15 miliardi di euro nel 2022 e dalle oltre 600 imprese italiane che hanno stabilito la loro presenza nel Paese, in particolare nei distretti industriali di Delhi e di Mumbai/Pune, Tajani ha posto l'accento sui settori strategici che vedono rafforzarsi la partnership tra Roma e Nuova Delhi, a cominciare dalla transizione energetica.
Il ministro degli Esteri ha fatto particolare riferimento agli accordi siglati da Enel con le controparti indiane, alle nuove prospettive di cooperazione nel settore della difesa, al settore della connettività con il cavo "Blue and Raman" di Tim Sparkle che collegherà Italia e India attraverso il Mediterraneo e il Medio Oriente e che costituirà un modello per la connettività digitale globale. Ulteriori opportunità per le aziende italiane si aprono anche nel campo dell'agri-business, essendo l'Italia il primo fornitore mondiale di macchinari per la lavorazione degli alimenti, delle infrastrutture e dell'automotive.
I sistemi economici italiano e indiano presentano infatti caratteristiche che consentono una maggiore complementarietà tra i due sistemi. L'India punta a rafforzare le proprie capacita' di sviluppo in settori (come l'agroalimentare, le energie rinnovabili e l'automotive) su cui l'Italia vanta un grosso capitale di know-how tecnologico e industriale. L'Italia guarda a sua volta a un mercato in crescita (nel 2023 l'India supererà la Cina sia come nazione piu' popolosa al mondo sia per crescita del PIL) e che punta all'innovazione quale principale pilastro della propria crescita, posizionandosi al terzo posto al mondo per startup presenti e con un numero sempre più elevato di aziende unicorno (1 ogni 10 nascono in India). (riproduzione riservata)