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Industria

Foxconn fabbricherà auto in Europa, mistero su dove sarà la sede

Il colosso tech taiwanese entra nel mercato dei veicoli elettrici. Riserbo su collocazione degli impianti e partner industriali. A maggio il principale produttore di iPhone ha formato un'alleanza con Stellantis per sviluppare nuove tecnologie


22/10/2021 12:28

di Francesco Bertolino - Class Editori

settimanale
Liu Young-way, presidente di Foxconn

Dalla terra dei chip Foxconn prepara l'assalto all'industria dell'auto globale, ingolfata dalla mancanza di semiconduttori. Il colosso taiwanese ha presentato a Taipei i primi tre veicoli elettrici a marchio Foxtron, frutto della joint venture con Yulon Motor: una berlina, un suv e un autobus. Il passaggio dai prototipi alla fabbricazione in serie dovrebbe avvenire rapidamente e la società ha già individuato siti produttivi negli Stati Uniti, in Sudamerica, in India e soprattutto in Europa. Il dispiego nel Vecchio Continente «sarà un po' più veloce», ha ammesso il presidente di Foxconn Liu Young-way, senza tuttavia rivelare dove saranno collocati gli stabilimenti né l'entità degli investimenti previsti.

È probabile che il gruppo taiwanese si appoggerà a partner industriali del settore auto per acquisire le competenze e la capacità produttive necessarie a entrare in un mercato dalle alte barriere d'ingresso. Liu ha anticipato che saranno possibili collaborazioni «indirette» con i costruttori tedeschi. Altre intese «dirette» sono immaginabili considerati gli ambiziosi piani di crescita di Foxconn che punta a conquistare entro il 2027 il 10% del mercato dei servizi e componenti per l'auto elettrica.

Secondo Liu, del resto, Taiwan è in posizione ideale per guidare la svolta della mobilità grazie allo status di superpotenza nell'industria digitale e dei chip. A maggio, così, il principale produttore degli iPhone ha formato una joint-venture con Stellantis, Mobile Drive, per sviluppare tecnologie e software per i veicoli del futuro. Foxconn ha poi stretto accordi con la startup automobilistica americana Fisker e ha comprato per 280 milioni di dollari uno stabilimento negli Stati Uniti dall'altra neonata casa Lorsdtown Motors. Chissà che il modello non possa venir replicato anche in Europa dove diversi costruttori soffrono di sovraccapacità produttiva e coglierebbero al volo l'occasione di cedere fabbriche al colosso taiwanese, ansioso di entrare nel mercato dell'auto. Attraverso Foxtron, infatti, la multinazionale conta di affrancarsi dal giogo dorato del suo principale committente, Apple, diversificando le fonti di ricavo. Se questa è la strategia del gigante taiwanese, appare poco logica l'ipotesi che Foxconn diventi assemblatore anche delle Apple Car, le vetture di Cupertino che potrebbero arrivare su strada nel 2027. (riproduzione riservata)


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