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Industria

Iveco-Faw, possibile golden power, ai cinesi non c'e però alternativa

Il settore dell'auto rientra tra le industrie strategiche da tutelare, tanto più che il gruppo italiano ha una divisione difesa, che produce veicoli militari. Lo ha chiarito il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. D'altra parte il gruppo cinese Faw è l'unico interessato a rilevare la società di Cnh (gruppo Exor) che costruisce camion e bus e che nel 2020 ha perso 170 milioni, su un fatturato di 9,5 miliardi


04/03/2021 15:00

di Mauro Romano - Class Editori

Iveco-Faw
Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico

La possibile cessione di Iveco da parte di Cnh al gruppo cinese Faw potrebbe diventare materia di golden power. A chiarirlo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti. Il numero due della Lega non ha detto che è intenzione del governo ricorrere alla normativa sui poteri speciali: "è una procedura complessa che si attiva nel momento in cui i fatti avvengono".

Tuttavia, ha poi aggiunto, la questione è oggettivamente materia che interessa il golden power. "Non significa che lo adotteremo, significa che considero un certo tipo di produzione che può essere strategica e rilanciata anche col Piano di ripresa e resilienza", ha sottolineato, "La filiera dell'automotive, e Iveco, si inserisce in questo ambito ed è sicuramente oggetto di attenzione del governo".

Già nei mesi scorsi l'interesse cinese su Iveco è stato al centro della discussone politica, sia in seno alla maggioranza che all'opposizione. Lo scorso gennaio, Fratelli d'Italia aveva infatti depositato un'interpellanza che vede primo firmatario Adolfo Urso, vice presidente del Copasir, assieme ai senatori Maffoni e Rauti. Il documento è rivolto ai ministri dello Sviluppo economico e della Difesa.

Nel frattempo, Giovanni Luca Aresta, capogruppo del M5S in commissione Difesa della Camera, era intervenuto sul tema spiegando che "non possiamo permetterci di svendere asset strategici" e che la trattativa è già entrata nel radar del governo, in particolare del ministro Stefano Patuanelli, perché l'Italia non può privarsi del controllo di mezzi militari fondamentali per il comparto della Difesa".

La divisione veicoli militari o speciali produce delle grosse jeep impiegate soprattutto in azioni di peacekeeping e veicoli antiincendi con la controllata tedesca Magirus.

D'altra parte l'unico compratore che si è affacciato al dossier Iveco è cinese, anche se il prezzo offerto non viene ritenuto congruo da Cnh. Però, poichè alternative non ce ne sono e il business è in perdita, -169 milioni di euro a livello di ebit nel 2020, contro 188 milioni guadagnati (ebit) nel 2019,  l'ipotesi di una cessione resta quella più probabile.

Nel complesso Iveco nel 2020 ha raggiunto un fatturato di 9,5 miliardi sui 26 miliardi dell'intero gruppo Cnh, e conta oltre 24 mila dipendenti, sui 64 mila dell'intero gruppo. (riproduzione riservata)


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