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Politica

Trasporti ed energia, cresce il business italiano in Russia

Gli incontri italo-russi a Roma, a margine della visita, giovedì scorso, del presidente russo Putin al suo omologo italiano, hanno messo a fuoco nuovi ambiti di collaborazione di grandi imprese italiane, tra cui Saipem, Fs, Snam, Enel Green Power, nel mercato russo


05/07/2019 17:58

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Vladimir Putin con Giuseppe Conte, ieri a Roma

Ferrovie, autostrade, auotomotive, assicurazioni, alimentari: la collaborazione dei grandi gruppi italiani in Russia ha trovato nuovo impulso dagli incontri bilaterali italo-russi a Roma, a margine della visita, giovedì scorso, del presidente russo Putin  al suo omologo italiano.

Il rafforzamento dei rapporti ingegneristici e dei progetti operativi, sviluppo di nuove sinergie, anche commerciali, fra il gruppo Fs Italiane e le Ferrovie russe (Rossijskie Železnye Dorogi, RZD) è stato al centro dell'incontro  fra il ceo di RZD, Oleg Belozerov, e Gianfranco Battisti, suo omologo in Italia.

Lo scorso aprile Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, ha sottoscritto con RZD International (controllata da Ferrovie russe per il business estero), due importanti contratti, per conto di un consorzio di aziende italiane, del valore di 4,8 milioni di euro, che riguardano l`assistenza tecnica, la verifica della progettazione e la supervisione lavori della linea ferroviaria Belgrado - Novi Sad (in Serbia) e l'assistenza tecnica, la verifica della progettazione e la supervisione lavori del nuovo posto centrale di Belgrado per la gestione e il controllo del traffico ferroviario della rete ferroviaria serba.

Italcertifer, la società di certificazione del gruppo, segue i processi di certificazione per le nuove linee ferroviarie Alta Velocità Mosca - Kazan e Mosca - San Pietroburgo, sia quale Design Verification Engineer (DVE), per la verifica indipendente della progettazione, sia come Independent Safety Assessor (ISA), per la verifica della conformità agli standard di sicurezza di tutti i sottosistemi ferroviari, inclusi il segnalamento di terra e di bordo, l`infrastruttura e l`energia.

FS International, lo scorso giugno, ha promosso incontri con RZD e le Ferrovie ungheresi (MAV) per la realizzazione del un nuovo Corridoio Trieste - Mosca per i collegamenti ferroviari fra Italia e Russia attraverso Slovenia, Ungheria e Ucraina, con proseguimento verso la Cina. Sono attivi anche un memorandum of understanding e una road map of cooperation per sviluppare con Italferr e Italcertifer la cooperazione ingegneristica per le nuove Dedicated Super Speed Routes (Mosca-Kazan e Mosca-San Pietroburgo).

Altre collaborazioni importanti si stanno sviluppando sul fronte dell'energia e del petrolio. Saipem ha di nuovo in ballo numerosi lavori , tra i quali spicca il contratto firmato il 19 dicembre 2018, in joint venture con Renaissance, società turca di servizi O&G, per un progetto Onshore E&C nello Yamal-Nenets, del valore di 2,2 miliardi di euro, commissionato da Artic LNG 2, consorzio costituito da Novatek (60%) e Ekropromstroy (40%).

Enel in Russia sta puntando forte sulla sostenibilità ambientale, come indicano i progetti nelle rinnovabili portati avanti da Enel Green Power con un investimento complessivo di 500 milioni di euro. La svolta verde nel Paese si deve all’adozione, in ritardo rispetto al resto d’Europa, della nuova politica energetica che sposa gli obiettivi della decarbonizzazione.

A Mosca, Enel riconosce di aver saputo fissare un quadro regolatorio stabile, che «crea le migliori condizioni per investitori di lungo termine» ha specificato Antonio Cammisecra, ceo di Enel GP. In Russia, la società è impegnata sui tre impianti di Azov, Murmansk e Rodnikovsky (quest’ultimo appena aggiudicato) che entreranno in esercizio tra 2020 e 2024. Il 22 luglio, sempre in logica low carbon, Enel Russia cederà la centrale a carbone Reftinsakaya Gres a un gruppo di casa, Kuzbassenergo, e reinvestirà i proventi in progetti sostenibili.

Tra l'altro, Enel è da oltre 10 anni il fornitore di energia delle Ferrovie russe e alla fine del 2018 ha firmato, tramite la controllata RusEnergoSbyt, un accordo di cooperazione strategica e di ampliamento della partnership con Russian Railways, che include l’estensione del contratto di fornitura energetica che già legava le due società dal 2008.

Partner naturale della Russia, per via del gas, è anche Snam. L’ad Marco Alverà era tra i manager dell’energia che ieri hanno partecipano all’incontro con la delegazione russa, insieme a Cao, Starace e Descalzi, i ceo di Saipem, Enel ed Eni. Il gruppo è il primo operatore infrastrutturale europeo nel gas, alle spalle del colosso Gazprom: circa il 40% di quello immesso in rete in Italia proviene proprio dalla Russia. Inoltre Gazprom sta guardando all’Italia come modello per la diffusione del gas naturale nei trasporti.

È invece bloccata dalle sanzioni nei nuovi progetti, Eni che continua a ricevere dalla Russia il 18% degli approvvigionamenti di petrolio e il 36% di quelli del gas. Il Cane a sei zampe è partner di Rosneft in due concessioni esplorative nel Mare di Barents russo e nel Mar Nero, con una quota del 33,3%. Ma tutto è congelato a causa dei programmi sanzionatori emessi da Autorità Ue e Usa.

Nuove collaborazioni sono in vista anche per Generali, Pirelli, Barilla e Anas. Kirill Dmitriev, ceo del Fondo russo di Investimento diretto, esponente di prima linea del mondo del business statale russo ha annunciato una nuova partnership con Cassa Depositi e Prestiti e con le controllate Simest e Fondo Italiano d'Investimento (FII). «Ci sono piani per investire 300 milioni di euro in 3 anni in aziende italiane che vogliono sviluppare business in Russia», ha rivelato.

«L'economia russa offre interessanti opportunità di investimento grazie all'attuazione in corso di progetti nazionali: programmi su vasta scala per stimolare e diversificare l'economia e stimolare lo sviluppo tecnologico», ha insistito il manager russo. La realizzazione di progetti nazionali russi « comporta una spesa pubblica di 200 miliardi di euro per diversi anni e le aziende italiane possono partecipare nei settori infrastrutture, agricoltura, energia e altro».

Il top manager ha anche messo in luce che l'economia russa ha ripreso a crescere, 2,3% nel 2018, mentre per la  prima volta dal 2011c'è stata l'anno scorso un'eccedenza di bilancio e il  debito pubblico ai livelli più bassi dal 2013 (12,6% del pil nel 2018).


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