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Azienda Agricoltura

Accordo Ue-Cina per la tutela dei prodotti alimentari doc

L'Intesa servirà a proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e altrettante in Europa, di cui 27 italiane, dall'aceto balsamico al san daniele. Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari comunitari, raggiungendo 14,5 miliardi di euro


14/09/2020 11:26

di Mauro Romano - Class Editori

settimanale
Janusz Wojciechowski

Unione europea e la Cina hanno firmato oggi un accordo bilaterale per proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e 100 indicazioni geografiche cinesi nella Ue. L'accordo, inizialmente concluso nel novembre 2019, dovrebbe generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti.

Per l'Italia vuol dire garanzie su 27 indicazioni geografiche tutelate, tra cui il gorgonzola, il prosciutto di Parma e quello di San Daniele, il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Romano, la grappa, la Franciacorta per i vini, il Dolcetto d'Alba, il Chianti, la bresaola della Valtellina, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco, il Brunello di Montalcino, la mozzarella di bufala campana, il taleggio, il barolo, l'aceto balsamico di Modena.

"Sono orgoglioso dell'ulteriore passo avanti compiuto verso l'entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina", ha commentato Janusz Wojciechowski, commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale. "I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello UE che a livello mondiale per garantirne l'autenticità e preservarne la reputazione. Questo accordo darà un contributo in tal senso, e allo stesso tempo rafforzerà le nostre relazioni commerciali, a beneficio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti."

Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari comunitari, raggiungendo 14,5 miliardi di euro, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Inoltre, grazie a questo accordo, i consumatori europei potranno scoprire le vere specialità cinesi.

 Tra le indicazioni geografiche cinesi nell'elenco figurano ad esempio Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu).

Dopo la firma e l'approvazione del Parlamento europeo, l'accordo sarà adottato ufficialmente dal Consiglio e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2021.

Entro quattro anni dall'entrata in vigore l'ambito di applicazione sarà ampliato in modo da includere altre 175 indicazioni geografiche di entrambe le parti. Per queste denominazioni si dovrà seguire la stessa procedura di approvazione seguita per le 100 già comprese nell'accordo (ossia valutazione e pubblicazione per osservazioni).

Con oltre 3 300 denominazioni Ue registrate come indicazioni geografiche, la politica di qualità dell'UE intende proteggere le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all'origine geografica e alle competenze tradizionali. 

Nell'Unione sono inoltre protette circa 1 250 indicazioni geografiche di paesi terzi, grazie ad accordi bilaterali, come quello concluso con la Cina. In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell'Ue è pari a circa 74,8 miliardi di euro, ossia il 6,8% dei prodotti alimentari e delle bevande comunitarie, con esportazioni per 16,9 miliardi euro, che rappresentano il 15,4% di tutte le esportazioni UE di prodotti alimentari e bevande. (riproduzione riservata)


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