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Azienda Agricoltura

Dopo Vinitaly Covid19 fa slittare anche Cibus ai primi di settembre

L'appuntamento era in calendario a maggio. Dopo una approfondita analisi insieme ai rappresentanti degli espositori, della filiera agroalimentare nonché dei buyer internazionali, Fiere di Parma e Federalimentare hanno però deciso per il rinvia agli inizi di settembre, dal 1 al 4.


09/03/2020 10:32

di Mauro Romano - Class Editori

Cibus rinviato a settembre

Slitta a a settembre l'edizione 2020 di Cibus. L'arrivo degli operatori commerciali è divenuto di colpo problematico non solo dall'Asia, in parte prevedibile, ma anche dagli Stati Uniti e dal Nord Europa dove si è creato, nello spazio di giorni, un clima di forte preoccupazione relativamente ai viaggi in Italia. Non è più soltanto un problema legato all'Asia. "Abbiamo fatto il possibile per non arrivare alla decisione di rinviare Cibus - ha sottolineato Ivano Vacondio, residente di Federalimentare - ma l'incertezza e le preoccupazioni che ancora abbiamo nel nostro paese relativamente al persistere del CoronaVirus, che ha come conseguenza il pericolo di avere una presenza non adeguata di visitatori ed espositori, ci obbliga a rinviare a settembre".

L'appuntamento era in calendario a maggio. Dopo una approfondita analisi insieme ai rappresentanti degli espositori, della filiera agroalimentare nonché dei buyers internazionali, Fiere di Parma e Federalimentare hanno però deciso per il rinvia agli inizi di settembre, dal 1 al 4. 

"La situazione e' precipitata negli ultimi giorni", ha dichiarato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, "col moltiplicarsi dei divieti di diversi Paesi a viaggiare verso e dall'Italia. Tutto cio' ha reso le condizioni di contesto troppo instabili: una situazione che avrebbe potuto danneggiare Cibus e l'investimento dei nostri espositori nonche' la reputazione di Parma nel suo anno da Capitale della Cultura. La collocazione a settembre è una scelta responsabile e strategica: Cibus si potrà presentare come l'appuntamento chiave dell'autunno per il mercato internazionale e per il Food Made in Italy. Di qui la decisione di posticipare. Nell'interesse di tutti".

La scelta è peraltro in linea con quanto deciso già da Vinitaly. In considerazione «della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business», è stato annunciato nei giorni scorsi.

Veronafiere ha anche attivato una task force per assistere i propri clienti in ogni ambito necessario alla riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati. (riproduzione riservata)


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